Indagine sul “Père Laurent”, inquirenti al lavoro sulle cartelle cliniche

09 Aprile 2020

E’ il sequestro delle cartelle cliniche dei pazienti risultati positivi al nuovo Coronavirus e di quelli che hanno perso la vita nelle scorse settimane l’atto inquirente, eseguito dai Carabinieri del Nucleo Antisofisiticazioni, attraverso cui procede l’inchiesta sull’emergenza sanitaria nel “Refuge Père Laurent” di Aosta.

Il fascicolo è stato aperto d’ufficio dalla Procura di Aosta. Il pm Francesco Pizzato, che ne è titolare, al momento non ha formulato ipotesi di reato. L’aspetto su cui gli inquirenti stanno infondendo attenzione rilevante riguarda l’adozione delle procedure per limitare l’epidemia nella struttura per anziani, che ha visto la morte di 36 ospiti su 120 degenti, con 57 riscontri di positività al Covid-19.

Il “Refuge père Laurent” è un ospizio privato, di proprietà della Diocesi di Aosta, convenzionato con la Regione. Oltre alla documentazione acquisita in un sopralluogo, gli investigatori stanno procedendo anche su un altro fronte: il confronto tra le testimonianze raccolte nell’istituto (di responsabili e sanitari) e quelle del personale dell’azienda sanitaria Usl.

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