Insulti sui social, 60enne si scusa per il commento offensivo sulle Sardine: niente processo
“Sono convinto, oggi più che mai, che ognuno di noi sia chiamato a contrastare ogni forma di violenza fisica o verbale senza mai abbassare lo sguardo”. Sono le parole con cui Mathieu Stevenin, giovane portavoce delle Sardine valdostane, commenta, in un post su Facebook, la chiusura della vicenda iniziata nel dicembre 2019, quando aveva denunciato tre persone autrici di commenti offensivi nei suoi confronti sul social network di Zuckerberg.
Nei confronti di due di loro, la querela era stata ritirata dal 24enne, in cambio di un risarcimento e di una lettera di scuse, giunti nelle battute iniziali delle indagini. Nel terzo caso, riguardante una 60enne residente fuori Valle che aveva scritto che le Sardine “come tutti gli idioti hanno sempre la stessa espressione ebete”, la Procura era giunta a disporre la citazione a giudizio per diffamazione, con udienza già programmata dinanzi al giudice monocratico del Tribunale. Ad assistere il ragazzo era l’avvocato aostano Ascanio Donadio.
Anche con lei, Stevenin è arrivato negli scorsi giorni alla composizione della questione, a fronte di “scuse formali e di un piccolo risarcimento del danno perché non era mio interesse vendicarmi, ma semplicemente tutelare me stesso e molti altri che prima di me non hanno avuto il coraggio di denunciare”. “Spesso – osserva il ragazzo – ci troviamo a essere giudicati da persone che nemmeno conosciamo, persone che non si fanno problemi a insultare o prendere in giro altri per quello che è il loro aspetto, il loro pensiero… senza pensare a quanto questo possa fare male a chi viene preso come bersaglio”.
Insulti e apprezzamenti sulla fisicità del giovane, da parte di “persone dell’età dei miei genitori e dei miei nonni”, erano scaturiti quali reazioni al post effettuato da un consigliere regionale che accusava le Sardine valdostane di voler “islamizzare le scuole”, accompagnato da una “schermata” dal gruppo del movimento, con la foto del giovane portavoce. A conclusione dei fatti, Stevenin, richiamando l’hashtag #odiarecosta, ringrazia il gruppo per avergli “fatto capire l’importanza dell’impegno sociale”.