Revocati i domiciliari al casellante accusato di peculato
E’ stato interrogato dal pubblico ministero Luca Ceccanti, nel pomeriggio dell'altro ieri, martedì 18 luglio, Edy Letey, il casellante della Società di gestione del Traforo del Gran San Bernardo accusato di peculato e finito in manette al termine di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Aosta.
Per il 49enne di Etroubles si è trattato della prima occasione dinanzi al magistrato titolare del fascicolo a suo carico. La richiesta di essere sentito era stata avanzata dalla difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Corrado Bellora del foro di Aosta.
Al termine dell’interrogatorio, il legale ha depositato una istanza di reimmissione in libertà per l’indagato, che era sottoposto, dal giorno del fermo, agli arresti domiciliari nella sua abitazione. Con il parere favorevole della Procura, il Giudice per le Indagini Preliminari l’ha accolta ieri, mercoledì 19, valutato il non permanere dell’esigenza di custodia cautelare.
Letey è quindi libero, in attesa di giudizio, senza altre misure a suo carico. Secondo le indagini, scaturite da una segnalazione della Sitrasb, a seguito di anomalie contabili riscontrate, il casellante, in qualità di incaricato di pubblico servizio, dall’aprile del 2012 allo stesso mese del 2017 si sarebbe appropriato di somme di denaro a lui versate quale pedaggio, per un importo superiore a 24mila euro.
Da quanto ricostruito dalla Polizia, l’esattore acquistava degli abbonamenti di corse, simulandone la vendita ad automobilisti (sarebbero stati oltre sessanta, nel periodo delle indagini, pari a circa 1200 corse). Dopodiché, quando una vettura arrivava al casello (in particolare quelle di provenienza estera), procedeva all’esazione dell’importo ordinario, “strisciando” invece l’abbonamento e facendo figurare quel passaggio come effettuato da un abbonato. In quel modo, per gli inquirenti, riusciva a sottrarre la differenza tra i due importi.