Isolata la Valsavarenche dopo la caduta di una valanga sulla strada regionale
La Valsavarenche è tra le più colpite dalla nevicata che ha interessato la Valle d’Aosta nel fine settimana. Con quasi mezzo metro di neve caduto, è scattata, domenica in prima mattinata, la chiusura al traffico della strada tra Eaux Rousses e Pont, per il pericolo di valanghe. A quella limitazione si è aggiunto, stamattina, il blocco della regionale n. 23, all’altezza del chilometro 17, per il distacco di una massa nevosa, che non ha interessato mezzi o persone.
“La valanga è caduta verso le 4 del mattino. – spiega il sindaco di Valsavarenche, Giuseppe Dupont – I sopralluoghi e le attività per liberare la strada sono già in corso, ma è difficile che prima di domani si possa considerare la riapertura”. Stamattina, in Municipio, verrà valutata la situazione complessiva, sia dal punto di vista di eventuali altri distacchi che possano aver interessato il territorio comunale, sia per quanto riguarda la raggiungibilità della località, al momento compromessa. “E’ un aspetto da analizzare, – aggiunge Dupont – perché vista la meteo di oggi anche arrivare qui in elicottero non sarebbe semplice e, in caso di malori o necessità urgenti, questo si rivelerebbe un problema”.
Sempre per la forte nevicata è stata chiusa ieri sera la strada comunale di accesso alla frazione Niel nel comune di Gaby dove questa mattina sono cadute due valanghe. Nessuno è rimasto coinvolto.
Le previsioni meteorologiche prevedono un miglioramento delle condizioni generali da domani, martedì 1° marzo. Il pericolo valanghe rimane forte – 4 nelle zone Sud-est della regione, dove la nevicata è stata più intensa.
"Da lunedì sera e per tutto martedì il vento – spiega il bollettino neve e valanghe – sarà nuovamente forte, ma questa volta da nord. Si formeranno nuovi accumuli, questa volta sui pendii meridionali, soprattutto lungo la dorsale di confine con la Svizzera. Martedì con l’arrivo del sole aumenterà l’attività valanghiva spontanea dai pendii ripidi sud e ovest, anche se in quota il riscaldamento solare sarà bilanciato dal vento freddo che ne attenua gli effetti".