Le “nuove sfide” della Guardia di finanza: controlli sulla fiscalità, ma anche sui sostegni Covid

23 Giugno 2021

La scoperta di 8 evasori fiscali totali e di 18 lavoratori in “nero” o irregolari. Trentotto ispezioni in materia di imposte dirette ed Iva, culminate nella denuncia di 6 persone per reati fiscali (con beni sequestrati per 701mila euro). Sono alcuni dei risultati operativi conseguiti, nel 2020, dalla Guardia di finanza in Valle d’Aosta. Cifre divulgate oggi, mercoledì 23 giugno, in occasione del 247° anniversario di fondazione del Corpo, sottolineato dalla posa di una corona in memoria ai caduti nel cortile del comando regionale, in via Clavalité.

Una celebrazione contenuta (per l’emergenza sanitaria non ancora risolta), in cui il presidente della Regione Erik Lavevaz è stato accolto dal comandante regionale, il colonnello Massimiliano Re. Un momento che ha ricordato come il 2020 sia stato anche l’anno dell’esplosione della pandemia, in cui le “Fiamme Gialle” hanno eseguito 12.952 controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento introdotte dai provvedimenti governativi e regionali.

Tra le altre “cifre” dello scorso anno, le 126 indagini delegate ai finanzieri dalla magistratura per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto economico e sociale. Inoltre, 45 sono stati gli accertamenti di prestazioni sociali agevolate percepite indebitamente, per un totale di 179mila euro. Il monitoraggio del “reddito di cittadinanza” ha permesso di intercettare 140.406 euro di contributi ottenuti illecitamente e 75.910 euro richiesti ma non ancora riscossi. Al riguardo, sono state denunciate 29 persone all’autorità giudiziaria.

L’approfondimento di segnalazioni sospette ha visto la Guardia di finanza elevare 38 violazioni amministrative alla normativa antiriciclaggio e, nel campo dei reati fallimentari, due denunce hanno riguardato un totale di patrimoni risultati distratti dell’ammontare complessivo di 226.196 euro. Oltre 20 i chili di sostanza stupefacente sequestrata (con l’hashish e la marijuana prevalenti, seguiti da eroina e cocaina) e 51 gli interventi dei militari in servizio nelle due stazioni del Soccorso Alpino della Guardia di finanza esistenti in Valle, che hanno permesso in salvo 75 persone e recuperato 20 salme.

Il futuro, come spiega nell’intervista rilasciata a margine della cerimonia il comandante Re, porrà alle “Fiamme gialle” sfide diverse. Saranno costituite dal monitoraggio dei ristori, dei sostegni e delle altre misure di sostegno comunitarie, nazionali e regionali relative al periodo pandemico, “perché è importante accompagnare questo momento di rilancio, di ristoro di crescita, per evitare che poi i fondi pubblici stanziati finiscano nelle mani sbagliate e vadano ad alimentare interessi diversi, interessi illeciti, e non con le finalità per cui sono stati varati, adottati ed erogati”.

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