L’incredibile “fuga” di Malice, per sedici giorni sui ghiacciai

28 Gennaio 2020

In fondo, trattandosi di un cane, anche se non lo aveva mai fatto prima, nessuno si era insospettito nel vederlo intraprendere l’inseguimento di due gatti. Trattandosi di un pastore belga malinois, addestrato alla ricerca su valanga, nemmeno il fatto che non fossero due felini qualsiasi, ma delle nevi, intenti a battere le piste al Plateau Rosa, aveva destato sospetti. Men che meno nel suo padrone, Lucio Trucco, guida del Cervino e tecnico del Soccorso Alpino Valdostano, che ha condiviso con Malice decine di missioni sulle cime della Valle e che non immaginava che quello potesse essere l’inizio di un incubo. Dal quale è uscito solo ieri, grazie ad una telefonata che non credeva più possibile.

“D’inverno, – spiega – tengo il cane al rifugio alla Testa Grigia con me (3.480 metri, ndr.), in modo da essere pronti a partire assieme in caso di interventi”. Era un giorno come altri e “stavamo facendo acqua ai serbatoi, al mattino”, quando lei, femmina di sette anni (“nel pieno della potenza”), “è partita dietro ai gatti delle nevi”. Un comportamento inedito, per l’animale, non uso ad allontanarsi dalla struttura. “Poco dopo – continua Trucco – mi chiamano per avvertire che era in cima all’itinerario dei gatti. A quel punto, considerato che la distanza non era poca, chiedo di chiamarla, di tenerla lì”. Il tempo di concludere la conversazione, però, e di Malice non c’è più traccia.

Lucio, legato all’animale non solo dall’affetto classico di ogni proprietario di un “quattrozampe”, ma anche da quel rapporto indescrivibile che si sviluppa, missione dopo missione, tra un cane da valanga e il suo conduttore, si spaventa. Pubblica annunci su Facebook, diffonde la notizia, ma “non si trovava, come se fosse diventata invisibile”. Ad un certo punto, “grazie alle webcam degli impianti sciistici, la abbiamo vista sul ghiacciaio”. Una segnalazione utile, ma che preoccupa ancora di più la guida. La stagione è rigida, l’ambiente è impervio e, tra Cervino e Rosa, non mancano i crepacci in cui la bestiola potrebbe finire rovinosamente.

“L’abbiamo cercata per una settimana ovunque, anche con clienti venuti apposta dall’Olanda, ma non si trovava”, dice Trucco, con la voce che restituisce ancora la mobilitazione e lo sconforto di quelle ore. Le condivisioni sui social della foto di Malice raggiungono cifre esponenziali, ma i giorni passano e Lucio, vista l’assenza di esiti, o anche solo di indizi utili dopo quell’immagine catturata dalle telecamere, si prepara al peggio, ad un addio senza certezze e, in fondo, senza un perché. “Ieri (lunedì 27, ndr.), il ragazzo che mi aiuta in rifugio mi telefona in preda alla gioia: ‘il cane è tornato!’”. Lucio si precipita: è proprio Malice e, a parte essere vistosamente smagrita, non porta su di sé altri segni della “fuga” durata in tutto sedici giorni.

“Nessuna frattura, nessun segno, – sottolinea la guida – a parte qualche leggera ferita sulle zampe”, che Trucco riconduce al contatto protratto sul ghiaccio. Il padrone di Malice è convinto che la cagnolina sia rimasta in quota, là dove la neve è perenne, “perché non puzzava di selvatico, che sarebbe l’odore classico di una permanenza protratta nel bosco, o in zone di quel genere”. Dopo un’assenza prolungata, con difficoltà alimentari, “il veterinario ha consigliato di partire con pochissimo cibo, per scongiurare rischi legati a patologie dello stomaco”. L’ondata di gioia per il “lieto fine”, dai piedi del Cervino si sta propagando sulla rete: la foto della cagnolina appena tornata, pubblicata dal suo conduttore, ha raggiunto i 750 like.

Ora, Lucio e Malice possono riprendere il loro cammino assieme, sul tempo libero e, dopo un periodo di riposo, verosimilmente anche sul lavoro. “Non sono felice, di più”, afferma sorridente la guida, “figlio d’arte” di Giuliano Trucco, altro nome legato indissolubilmente all’alpinismo sulla “Gran Becca”. “Alla gioia per avere ritrovato il mio cane si aggiungono i ricordi di tutti i soccorsi che abbiamo fatto assieme. In una foto, siamo sulle Grandes Jorasses”. L’entusiasmo è ormai alle stelle, in Trucco, e l’esclamazione “Ragazzi, che cane!” è tutto ciò che riesce ad aggiungere. Difficile dargli torto, anche se c’è da scommettere che, da oggi, si insospettirà ben più di un tempo quando vedrà Malice attorno a dei gatti.

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