Litiga con il fratello:prende un piccone e tenta di colpirlo. Uomo arrestato per tentato omicidio

22 Aprile 2008
Dopo una lite con il fratello ha cercato di colpirlo con un piccone. Con l’accusa di tentato omicidio, i carabinieri di Aosta hanno arrestato, ieri sera, lunedì 21 aprile, un uomo di 41 anni di Roisan. Il tutto è nato per futili motivi. L’uomo, in evidente stato di ebbrezza, nella tarda serata di ieri sera, dopo l’ennesima lite in famiglia, ha preso così il piccone e ha tentato di colpire il fratello di 51 anni, che fortunatamente è riuscito a fuggire.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri di Aosta, che dopo aver cercato di placare gli animi, hanno sottoposto l’uomo a cure mediche e dopo lo hanno arrestato. L’uomo da alcuni anni era separato dalla moglie, che ora vive a Cogne con i tre figli, mentre lui era rimasto a Roisan.  In paese tutti lo descrivono come un ragazzo tranquillo, bravo, ma con una vita abbastanza difficile alle spalle. Un uomo con qualche difficoltà, tanto che ultimamente si era messo a bere. Difficile capire cosa gli sia successo. “E’ un bravo ragazzo – commenta il parroco don Primo Quendoz – nei giorni scorsi mi ha aiutato a pulire qui davanti alla parrocchia. Non capisco cosa gli sia successo, queste sono delle vere tragedia. Lui vive con la mamma e con il fratello. Dispiace sempre sentire queste cose. E’ un brav’uomo, sempre gentile con tutti, una persona semplice”.
Non è la prima volta che tra i due fratelli scoppiano liti, ma non erano mai dovuti intervenire i carabinieri. Da due settimane, circa, l’uomo lavorava per una ditta addetta ai lavori socialmente utili, proprio per il comune di Roisan. “Sono una famiglia conosciuta in paese – spiega il sindaco Silvio Barrelil fratello maggiore fa l’agricolture, l’uomo vive di lavori saltuari. Adesso aveva questo lavoro, ma le cose andavano così così. E’ un uomo con problemi, che ha bisogno di cure. Il papà è morto vent’anni fa, e da allora le cose per la famiglia non sono andate sempre bene, neppure il rapporto tra i due fratelli. Erano sempre a litigare, ma sicuramente nessuno avrebbe fatto dal male all’altro. Erano litigi fatti solo di urla e parole. Nulla di più”.

 

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