Microcriminalità, furti in diminuzione, ma attenzione a stupefacenti e truffe
Una microcriminalità che arretra, su fenomeni cui la cittadinanza è particolarmente sensibile, come i furti in abitazione, ma con indicatori che impongono alle forze dell’ordine di mantenere elevata l’attenzione in materia di stupefacenti, di comportamenti sbagliati dei più giovani e di truffe. E’ l’analisi emersa dalla riunione tenutasi nel pomeriggio di oggi, lunedì 2 dicembre, dell’Osservatorio comunale per la legalità e la lotta alla criminalità organizzata, riunitosi in Municipio ad Aosta.
La “diminuzione dei cosiddetti reati predatori”, in particolare delle intrusioni dei ladri in case private, è stata sottolineata dal vicequestore Daniela Pasqua, Capo della Divisione Anticrimine della Questura. Si tratta, ha ricordato, “di un reato che desta particolare allarme sociale” e il decremento “indica che la prevenzione dà i suoi risultati”. Al riguardo, ha puntualizzato il rappresentante della Polizia, “operiamo quotidianamente, attraverso la suddivisione del territorio in quadranti, ognuno dei quali monitorato da una forza di polizia”.
Sugli stupefacenti si è invece soffermato il tenente colonnello Riccardo Scudieri, comandante del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza, sottolineando come, nel 2019, le Fiamme gialle hanno “eseguito diciannove misure cautelari nei confronti di soggetti dediti allo spaccio”. Nelle varie attività investigative condotte dai finanzieri, “una settantina sono stati i segnalati come consumatori”. “Mi sembra, per un contesto che sto iniziando a conoscere come quello della Valle, un dato che debba avere un suo rilievo”, ha commentato l’ufficiale.
Un’altro segnale evidenziato dalla Guardia di finanza è l’ulteriore abbassarsi della fascia di consumo di alcolici tra i giovani. In un’attività svolta dal Gruppo Aosta, ha evocato il tenente colonnello Scudieri, “abbiamo infiltrato giovani colleghe tirocinanti in alcuni locali e siamo giunti alla verbalizzazione di diverse attività, per aver venduto alcool a ragazzi, anche solo alla pausa di fine scuola”. “Un fenomeno allarmante”, l’ha definito il comandante, perché si tratta di “ragazzini anche della fine delle scuole medie, che iniziavano ad approcciarsi al consumo di alcoolici”.
Le truffe agli anziani sono un tema – come ha sottolineato il tenente Salvatore Lo Cicero, comandante del Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Aosta – che riceve “particolare attenzione, da parte dell’Arma” e sta “assumendo un carattere nuovo, che rende difficoltoso il nostro operato”. Se, fino ad oggi, i truffatori “mandavano qualcuno” a casa della vittima “per recuperare il provento della truffa”, ora si “stanno muovendo con sistemi del tipo ‘vada al Postamat e mi invii direttamente i soldi telematicamente’”. Così facendo “non riusciamo a dare un volto a una persona”, perché “abbiamo solo dati che, purtroppo, sono difficili da rintracciare”.
Di un numero di reati in calo, infine, ha parlato il comandante della Polizia locale, Fabio Fiore, leggendo in tal senso “il lieve calo delle denunce-querele che abbiamo registrato”, che “sono state, da inizio anno, ottantasei, cui abbiamo aggiunto dodici indagini svolte su delega dell’autorità giudiziaria, oppure in collaborazione con altre forze dell’ordine”. Guardando allo scibile dell’attività , Fiore ha manifestato preoccupazione per la recrudescenza di automezzi in circolazione senza copertura assicurativa.
In un anno, “solo come polizia locale, siamo a 140 sequestri” di mezzi in questa condizione. La lettura del comandante è che “la gente non ha più remore ad esporsi ad una condotta di questo genere”. Evidentemente, “chi circola con veicoli non coperti, non ha nulla da perdere”. A quel punto, “l’intervento tempestivo del sequestro del veicolo, è un buon deterrente. Il fatto di sapere che ci sono questi controlli, magari, farà riflettere qualcuno prima di mettersi al volante”.
Tenuto conto delle sue finalità, nella riunione odierna l’Osservatorio aostano – composto non solo dagli esponenti delle forze di polizia, ma anche da rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di altri enti pubblici – ha discusso pure dell’organizzazione di un’iniziativa di sensibilizzazione. Al riguardo, la presidente Sara Favre ha proposto una riflessione sulla ‘ndrangheta, anche perché “non si può far finta di niente” sui fatti che hanno interessato il Comune stesso nell’ultimo anno.
Le prime suggestioni di oratori, giunte dal resto del Comitato, hanno riguardato il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, e lo scrittore Vincenzo Ciconte, già autore di libri sul tema. Il tema verrà ulteriormente approfondito dal Comitato esecutivo dell’Osservatorio. Il tempo, comunque, stringe: la legislatura comunale è al termine e l’organismo è agli ultimi passi, ma “abbiamo messo sul braciere molta carne”, ha constatato Favre, ed è importante anche “lasciare qualcosa a chi verrà dopo di noi”.