Monte Bianco, alpinista muore dopo essere precipitato in un crepaccio

19 Luglio 2016

E’ un romano di 54 anni, Pietro Passaretti, volontario della Croce Rossa italiana, l’uomo morto questa mattina sul Monte Bianco dopo essere precipitato in un crepaccio. L’incidente è avvenuto sul Petit Mont Blanc, sotto il Bivacco Rainetto, intorno ai 3000 metri. L’alpinista. che non era legato agli altri compagni di scalata è precipitato nel crepaccio, tra roccia e ghiaccio per una decina di metri. Insieme ad altri volontari si stava allenando in vista dell’ascesa del Monte Bianco lungo la via normale italiana: con il supporto del soccorso alpino della guardia di finanza di Entreves, venerdì 22 luglio il gruppo di sei amici aveva in programma di portare sul tetto d’Europa uno striscione "per affermare i valori della pace".

Sul posto sono intervenuti il Soccorso alpino valdostano e il soccorso alpino della Guardia di Finanza per il recupero del corpo.  Da una prima ricostruzione, l’uomo è scivolato sul nevaio, cadendo nel crepaccio terminale. Nella stessa fessura finisce però anche la gelida acqua di scioglimento, che gli è colata addosso abbassando man mano la sua temperatura corporea, scesa fino a 26 gradi. 

Dall’esame esterno del corpo non è stato possibile comprendere con esattezza le cause della morte dato che non sono evidenti traumi che avrebbero potuto provocare il decesso. Per questo il medico legale Maurizio D’Intino ha disposto un riscontro diagnostico. 

Nel tardo pomeriggio sono stati ascoltati nella caserma delle Fiamme gialle a Courmayeur gli scalatori che accompagnavano la vittima. Loro stessi, per primi, hanno tentato di estrarre Passaretti dal crepaccio, ma sono stati ostacolati da un blocco di neve.

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