Monte Rosa, in tre in un crepaccio sul versante svizzero: un morto
I soccorritori sono riusciti a recuperare solo oggi, giovedì 25 aprile, il corpo della vittima di un incidente in montagna avvenuto tre giorni fa nel massiccio del Monte Rosa, in territorio svizzero. Il cadavere, per cui le autorità procederanno ora al riconoscimento formale, si trovava in un crepaccio e riportarlo a valle non era stato possibile sinora, in ragione del maltempo nella zona.
Tutto è accaduto nel pomeriggio di Pasquetta, lunedì 22, attorno alle 14, ad un’altitudine di 4.300 metri circa. Due scialpinisti, partiti dalla capanna Monte Rosa, stavano procedendo, legati tra loro, verso il colle del Lys, punta che segna il confine tra Vallese e Valle d’Aosta. Sul ghiacciaio del Grenz, nel cuore del massiccio, uno è finito in un crepaccio e il compagno è riuscito a frenarne la caduta.
Poco distante si trovava un gruppo di sei alpinisti, in discesa dalla capanna Margherita, a loro volta diretti al colle. Richiamati dalle grida, si sono avvicinati per prestare aiuto. In quel momento, il ponte di neve è crollato sotto i loro piedi e altre due persone sono precipitate nella voragine di ghiaccio. A causa della meteo avversa, guide e tecnici della stazione di Zermatt hanno dovuto procedere via terra, affrontando, per raggiungere il punto dell’incidente, 900 metri di salita.
Nell’operazione di soccorso, due persone sono state estratte dal crepaccio (una, ferita, è stata trasportata all’ospedale di Viège), ma per la terza non c’è stato nulla da fare. La Procura del Canton Vallese ha aperto un’inchiesta sull’incidente.