Monte Rosa, morte due alpiniste bloccate dal maltempo
Hanno perso la vita due dei tre alpinisti piemontesi che, nella giornata di ieri, sabato 3 luglio, avevano lanciato l’allarme dopo essere rimasti bloccati sul Monte Rosa a causa del maltempo. I soccorritori erano riusciti in serata a raggiungerli, poco sotto la cima della Pyramide Vincent (a quota 4.150 metri), ed a portarli al rifugio Mantova. Là, a causa dell’ipotermia severa, due donne del gruppo, Martina Svilpo di 29 residente a Crevoladossola (Verbania) e Paola Viscardi, di 28 anni, residente a Trontano (Verbania), sono decedute.
Il terzo, Valerio Zolla, di 27 anni, di Pettenasco (Novara), che presentava anche alcuni congelamenti, è stato portato in ospedale in Svizzera, ma le sue condizioni non sono preoccupanti.
Le ricerche
La missione di ricerca era stata inizialmente sospesa, dopo aver dato esito negativo nella zona inizialmente indicata (il Cristo delle vette), per il maltempo (che impediva l’uso dell’elicottero in quota) e l’assenza di informazioni specifiche utili alle ricerche (non era stato più possibile raggiungere telefonicamente i dispersi). Successivamente, uno degli alpinisti è riuscito a contattare nuovamente i soccorsi, conducendo all’individuazione del gruppo sulla Vincent. I tecnici del Soccorso alpino valdostano e i finanzieri del Sagf di Breuil-Cervinia sono quindi partiti dal rifugio Mantova a piedi per cercare di raggiungere i tre dispersi.
Visti il numero e le condizioni dei tre, oltre alla bufera che rendeva difficoltoso operare, sono stati inviati anche soccorritori da Alagna, portando le unità complessivamente coinvolte a diciassette. E’ stato tentato anche un recupero con l’elicottero di Air Zermatt, autorizzato al volo notturno (nel mentre era calata l’oscurità), che purtroppo è sfumato a poche decine di metri dal “target”, a causa, in particolare, del forte vento. L’equipaggio svizzero è poi riuscito, a tarda notte, ad arrivare al Mantova, dove i soccorritori avevano nel mentre portato gli alpinisti. Per le due donne, nonostante i vari tentativi di rianimazione cardiopolmonare, non c’è purtroppo stato niente da fare.
I loro corpi sono stati portati stamane alla camera mortuaria di Aosta, in attesa del completamento delle operazioni di riconoscimento formale e di polizia giudiziaria, affidate al Soccorso Alpino della Guardia di finanza del Breuil. A supporto delle operazioni hanno operato anche i Carabinieri di Gressoney e le società di impianti a fune Monterosa Sky e Monterosa 2000, che hanno aperto per consentire l’avvicinamento dei soccorritori fino a Indren.