Mutui prima casa, il tasso scende allo 0,50% per le famiglie con figli minori

30 Ottobre 2017

Scendono ancora i tassi di interesse per le famiglie meno abbienti, spariscono le perizie asseverate e vengono introdotte delle premialità, per chi si affida nelle ristrutturazioni alle imprese locali. Sono queste le novità introdotte dal Governo Viérin alla riforma dei mutui Finaosta approvata il 9 ottobre scorso dall'ex Giunta Marquis. 

Le nuove disposizioni, di carattere generale e procedimentale per la concessione dei mutui agevolati a favore della prima abitazione e per gli interventi di recupero edilizio privato, sono state varate oggi dalla Giunta regionale per entrare in vigore il 1° novembre. 

"Con l’approvazione di oggi – dichiara l’Assessore Mauro Baccega – si conclude l’iter di modifica per i mutui iniziato ad agosto e che ci ha visto fin dall’inizio favorevoli. Come già più volte dichiarato in Commissione consiliare era però necessario apportare alcuni significativi miglioramenti al provvedimento per renderlo più equo e aumentarne gli effetti per il rilancio delle attività edilizie della nostra regione".

Per i mutui prima casa il tasso di interesse scende per Isee fino a 20mila euro a 0,70%, che diventa 0,50%, per le famiglie con figli minori. E' stato inoltre reintrodotto un tetto massimo di reddito per l’accesso ai mutui della prima casa pari ad 80 mila euro di Isee.

Nei mutui per interventi di recupero del patrimonio edilizio è stato introdotto un meccanismo di premialità per coloro che utilizzeranno solo imprese aventi sede operativa in Valle d’Aosta e iscritte nel registro delle imprese o nel repertorio economico amministrativo della Chambre valdôtaine des entreprises e des activités libérales – Camera valdostana delle imprese e delle professioni. In tale caso, il mutuo a tasso agevolato, per un importo massimo di 300 mila euro, potrà coprire il 100% della spesa ammessa anziché fermarsi all’80%, come previsto nei casi in cui non si utilizzino imprese valdostane.

Infine sparisce il discorso delle perizie asseverate in capo ai richiedenti. "Presentava delle criticità  – continua Baccega –  lasceremo le perizie in capo agli uffici che però verranno rafforzati".

 

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