Nicole, quel sorriso inghiottito dalla nebbia in Valsavarenche
In diversi ricordano Nicole Dematteis, la 30enne di Aosta morta nell’incidente in Valsavarenche, ancora bambina, dietro il banco del negozio di famiglia, in via Sant’Anselmo, in pieno centro storico. Per uno di quei disegni del fato indecifrabili agli esseri umani, è proprio la mamma ad aver avuto per ultima notizie della ragazza, nella serata di ieri, quando Nicole le ha telefonato avvolta dalla nebbia, che le aveva fatto smarrire il cammino dell’escursione intrapresa in giornata.
Quella telefonata ha messo in moto i soccorsi, ma a quell’ora era impossibile decollare in elicottero. Soccorso Alpino Valdostano e della Guardia di finanza, Forestale e Vigili del fuoco si sono quindi messi in moto con delle squadre da terra. Le operazioni sono state da subito difficoltose, un po’ per la meteo critica nell’area, un po’ per le informazioni, non precisissime vista la poca visibilità e l’oscurità ormai calata, sul punto dove la ragazza si trovasse. Peraltro, ulteriori tentativi di ricontattarla si sono rivelati vani.
Un’indicazione utile è giunta dal rifugio Città di Chivasso: Nicole era diretta alla punta Basei (3.338 metri). I soccorritori hanno lavorato fino alle 2.30, poi si sono fermati e stamane le ricerche sono riprese. La nebbia ancora imperversava sulla zona e l’elicottero non ha potuto alzarsi immediatamente. Quando il sorvolo è stato possibile, il ritrovamento del corpo senza vita, alla base di un salto di roccia da 150 metri. Un punto a cui conducevano delle tracce su un nevaio. Da quel punto, secondo la prima ricostruzione dei fatti, è finita in un canalino, dove poi è scivolata, andando incontro alla morte.
Dopo il recupero, il corpo è stato portato alla camera mortuaria del cimitero di Courmayeur. In giornata, il riscontro esterno del medico legale. Degli accertamenti sull’accaduto si sta occupando la stazione di Entrèves del Soccorso Alpino della Guardia di finanza. Nicole Dematteis era cresciuta ad Aosta. Giocatrice di pallavolo nella “Cogne” fino all’ultimo anno del liceo, aveva poi preso una strada che l’aveva portata lontana da Aosta: era andata a studiare lingue in Germania.
Un bagaglio capitalizzato professionalmente, trovando lavoro sulle navi da crociera. Un mestiere che le piaceva, come testimoniato anche dalle numerose foto sul suo profilo social in cui compare sorridente, a fianco dei colleghi, indossando l’uniforme di bordo. Un sorriso inghiottito per sempre dalla nebbia che l’ha rallentata e spaventata ieri.