Nuovi sviluppi nell’inchiesta Longarini, tre imprenditori indagati per riciclaggio

04 Luglio 2017

Un nuovo filone si apre dall'inchiesta della Procura di Milano che ha portato agli arresti domiciliari nel gennaio scorso l’ex procuratore Pasquale Longarini e l’imprenditore Gerardo Cuomo, titolare del Caseificio valdostano. Sul registro degli indagati con l'accusa di riciclaggio finisce Claudio Leo Personettaz, l'imprenditore di Aosta. L'immobiliarista da anni a Praga, come è scritto nel decreto di perquisizione del pm, risponde di riciclaggio "quale amministratore di numerose società aventi sede in territorio estero" in quanto avrebbe, complici i "soci di fatto" Massimilano Fossati, responsabile del Risk Management del gruppo UniCredit e il commercialista aostano Edo Chatel, posto in "essere operazioni immobiliari all'estero e principalmente" nella capitale della Repubblica Ceca con "risorse provenienti dalla commissione dei delitti tributari commesse da cittadini italiani, in modo da ostacolarne la provenienza delittuosa". 

Nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Pm Giovanni Polizzi, Personettaz avrebbe intrattenuto "rapporti con diversi cittadini italiani, per lo più imprenditori" che volevano investire fondi a Praga. Tra i nomi emersi dei clienti ci sono anche quelli del presidente dell'Atalanta Antonio Percassi e dell'ex allenatore della squadra orobica, Edoardo Reja. I due, come gli altri clienti citati nelle informative, non sono indagati. Secondo gli atti dell'indagine Percassi e Reja, come del resto altri imprenditori, avrebbero "investito significative somme di denaro in operazioni immobiliari estere, in particolare nella città di Praga, attraverso svariate società, in buona parte anonime, riconducibili al controllo di Personettaz". 

"Il complesso degli elementi acquisiti, tra i quali spicca la circostanza che gli investitori italiani non hanno dichiarato all'Erario redditi prodotti all'estero – si legge ancora nell'atto – inducono fondatamente a ritenere che le risorse impiegate provengono da fondi neri, ovvero dalla commissione in Italia di reati fiscali". 

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