Pensionato di Châtillon, accecato dalla gelosia, tenta di strozzare l’ex compagna
Dopo l’ennesima lite, per motivi di gelosia, un pensionato di Châtillon di 61 anni, è stato arrestato dai carabinieri per aver tento di strozzare l’ex compagna.
Ieri sera, mercoledì 17 settembre, si sono aperte le porte del carcere di Brissogne, con l’accusa di tentato omicidio, per L. G.. A chiamare i carabinieri il figlio della donna. La vittima ha riportato ferite guaribile in pochi giorni. Quando verso le 19,45 di ieri sera, i militari sono arrivati in frazione Pissin Dessous, presso la casa di lei, l’uomo era ancora in casa, mentre la donna si era rifugiata al piano di sopra.
La donna, 60 anni, era sotto spaventata e dolorante ed è stata immediatamente visitata dalla gurdia medica, che le ha riscontrato ferite guaribili in pochi giorni.
I rapporti con il suo ex convivente erano diventati difficili. Lui era geloso, e non mancava occasione per farle una scenata di gelosia. Non è la prima volta che il sessantunenne usava violenza contro la donna, ma lei, per paura, non lo aveva mai denunciato. Poi, ieri sera l’ennesima lite. Il pensionato ha fatto cadere la moglie dalla sedia, poi ha tentato di strangolarla con un laccio che aveva in tasca. La donna a quel punto ha cercato di resistere, lo ha convito a mollare la presa. “Questa volta mi avrebbe uccisa – racconta la donna – sono riuscita a calmarlo solo perché gli ho detto che avrei troncato ogni rapporto con un altro uomo che ho conosciuto. E così ho fatto. L’ho chiamato in vivavoca, gli ho detto che il nostro rapporto non aveva futuro, e che non l’avrei più visto. Lui ha capito che c’era qualcosa che non andava, avevo la voce rotta dal pianto, anche se cercavo di trattenere le lacrime. Così ha chiamato mio figlio, che a sua volta ha chiamato i carabinieri”.
All’arrivo dei carabinieri di Châtillon/Saint-Vincent, l’uomo non ha opposto resistenza, ha spiegato ai militari di essere stato esasperato da lei. “Sono ancora sconvolta – continua la donna – ieri sera, quando è arrivato per cena, anche se non stavamo più insieme cenava qui, ero al computer. Stavo chattando con un mio amico, con cui ho una simpatia, lui ha visto che gli scrivevo delle frasi affettuose e si è arrabbiato. Mi ha fatta cadere dalla sedia, sono finita contro il termosifone, poi ha tentato di strangolarmi. Ho avuto veramente paura questa volta. Non era la prima volta, ma non ieri, ho pensato che mi avrebbe davvero uccisa”.
Nei prossimi giorni, il pensionato, assisto dall’avvocato Vivianne Bellot del foro di Aosta, sarà sentito dal gip di Aosta, Maurizio D’Abrusco per l’interrogatorio di garanzia.