Più furti in casa, incidenti ed arresti: il 2017 dei Carabinieri di Châtillon/Saint-Vincent
La situazione della criminalità nei trentotto comuni tra Quart e Pont-Saint-Martin, area di competenza della compagnia dei Carabinieri di Châtillon/Saint-Vincent, “non può definirsi allarmante”. I dati sull’attività 2017 delle sette Stazioni e del Nucleo Operativo Radiomobile attivi in media e bassa Valle, forniti oggi, venerdì 29 dicembre, dal comandante Carmelo Stefano Mossucca, lo confermano, nella loro linearità con lo scorso anno. Alcuni indicatori, però, sono in aumento.
Più furti in casa
Quello che salta più all’occhio è relativo ai furti in abitazione, censiti dall’Arma indifferentemente tra tentati o consumati. Nei dodici mesi che volgono al termine sono state raccolte 155 denunce, mentre lo scorso anno non si andò oltre 133. Ventidue in più, per un incremento pari al 15%. Vero è che il capitano Mossucca parla prevalentemente di “furti tentati, o con refurtiva di esiguo valore”, ma “rimane elevata l’attenzione dell’Arma” ed è importante che gli interessati facciano presenti anche gli episodi “di lieve entità, perché si tratta di un dato che permette di effettuare indagini mirate ed intensificare l’attività preventiva”.
“In alcuni casi – continua il Comandante della Compagnia – sono state utili le segnalazioni dei cittadini che hanno notato la presenza di autovetture e persone che si aggiravano nei pressi delle loro abitazioni. In questi casi è stato talvolta possibile individuare persone che, seppur non avevano ancora commesso reati nel territorio, in quanto gravate da precedenti penali, sono state destinatarie della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dai comuni della Valle d’Aosta”.
Raddoppiano gli arresti
L’altro numero in ascesa, al punto da raddoppiare, è quello degli arresti operati nell’anno dai militari in servizio nella media e bassa valle. Le manette sono scattate venti volte, mentre nel 2016 il conto si fermò a dieci. Sostanzialmente invariati, anzi con lievi flessioni, i dati sui delitti complessivamente denunciati (1100, contro i 1150 dell’anno prima, già in discesa dai 1381 del 2015) e sulle persone deferite all’autorità giudiziaria (300, contro le 314 dei dodici mesi precedenti).
Incidenti (e conseguenze) in aumento
L’attività di infortunistica stradale ha continuato a rappresentare, nel 2017, un impegno “oneroso” per la Compagnia di Châtillon/Saint-Vincent, vista “la particolare morfologia” dell’area di competenza. I militari sono intervenuti su 100 incidenti, vale a dire diciassette volte in più dello scorso anno. Non è solo il dato complessivo a salire. Lo è, malauguratamente, anche quello sulle conseguenze: nel 2016, i sinistri che videro la morte di uno dei coinvolti furono due, mentre ora si è arrivati a tre.
Le cause sono ritenute dai militari “strettamente legate all’abuso di sostanze alcooliche”, tanto che – oltre alle sanzioni ed alle denunce in sede di controlli preventivi di routine – “venti sono state le persone denunciate per guida in stato di ebbrezza a seguito di incidenti stradali”. Non sono oltretutto mancati, nell’insieme degli incidenti rilevati, due casi in cui “il conducente responsabile del sinistro si è dato alla fuga senza prestare soccorso alle vittime, di cui una ferita gravemente”, ma entrambi sono stati “successivamente identificati”, a seguito delle indagini, ed hanno subito “gravi conseguenze sul piano amministrativo e penale”.
Sul piano della vigilanza al rispetto del codice della strada, nel 2017 sono scese le infrazioni elevate dalle donne e dagli uomini dell’Arma (500, contro 650), ma è aumentato l’importo complessivo delle stesse (120mila euro, mentre nel 2016 erano “oltre centomila”).
In aumento, in coerenza con le linee guida di una forza armata sempre più incline alla prevenzione, i numeri del “controllo del territorio”, che ha visto 6.500 servizi (furono 6mila l’anno scorso), attraverso i quali sono state identificate 12mila persone (11.700 il dato precedente) e 8000 veicoli (in calo di 100 unità, in questo caso).
Stupefacenti: situazione stazionaria
Tra cocaina, hashish e marijuana, i Carabinieri hanno sequestrato, dall’inizio dell’anno ad oggi, seicento grammi di droga. Nel 2016, si arrivò oltre il chilo. Molto simili al passato le cifre sui provvedimenti scaturiti dalle operazioni in cui gli stupefacenti sono stati rinvenuti dai militari: tredici persone sono state denunciate, di cui due in stato di arresto, con la segnalazione di trenta nuovi assuntori (l’anno scorso, undici le denunce, sempre due gli arresti, e venticinque i segnalati).
Violenze di genere: “particolare attenzione”
Le indagini sviluppate a seguito di denunce e segnalazioni di violenze di genere, maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori si sono chiuse con l’applicazione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e sei misure di divieto di avvicinamento alla vittima, o di allontanamento dalla casa familiare. Numeri che non trovano paragone con il passato (nell’incontro dello scorso anno l’accento fu “in primis” sull’attenzione al fenomeno ed alle vittime, anche in collaborazione con i servizi sociali, ribadita anche quest’oggi), ma che simboleggiano un’epoca convulsa e preoccupante, in cui ad andare in crisi sono anzitutto le relazioni sociali di base.