Precipita per trecento metri finendo in un canalone: un alpinista moldavo morto sul Cervino

23 Giugno 2018

Era partito martedì scorso per la salita al Cervino, programmata seguendo la via normale. Nella serata di ieri, venerdì 22 giugno, lo aspettavano nuovamente al Breuil, dove però non è rientrato. Un'amica ha dato l'allarme e il corpo dell'uomo, un alpinista moldavo, è stato individuato privo di vita durante un sorvolo in elicottero verso le 9 di oggi, sabato 23 giugno. 

Le guide del Soccorso Alpino Valdostano e i finanzieri del Sagf di Cervinia lo hanno quindi recuperato in fondo ad un canalone, dov'è precipitato verosimilmente mentre attraversava il Colle del Leone, circa trecento metri più in alto, a 3.581 metri di quota. La salma è stata composta nella camera mortuaria di Valtournenche, dov'è già avvenuto il riconoscimento e il prossimo passo sarà il riscontro del medico legale, per accertare le cause della morte.

L'importante quantità di neve ancora presente sulla Gran Becca rende le condizioni tutt'altro che favorevoli per la scalata. “In particolare, per effetto dei primi rialzi termici del periodo – spiega il maresciallo aiutante Massimiliano Giovannini, comandante del Sagf del Breuil – il manto può letteralmente mancare sotto i piedi di chi sale”. Secondo quanto riferito dall'amica ai finanzieri, la vittima sarebbe il fotografo personale del Presidente della Repubblica di Moldavia, Igor Dodon, e sono in corso i contatti con le autorità diplomatiche.

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