Pronto soccorso affollato, l’Usl invita ad accedere solo per emergenze
Negli ultimi mesi del mese di marzo si è registrato un significativo aumento degli accessi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Parini di Aosta: si superano quotidianamente ormai le 100 unità nelle 24 ore.
L’Usl e in particolare il Dipartimento di Emergenza, Rianimazione e Anestesia dell’Azienda Usl fa notare come non si tratti sempre di reali emergenze: nelle ultime 24 ore a titolo esemplificativo, su 101 accessi, 39 erano codici bianchi, 51 codici verdi e solo 11 codici gialli e 0 codici rossi.
“Questi numeri rappresentano una sostanziale “normalità” nei periodi di “ordinaria emergenza” – spiega il dottor Stefano Podio, Direttore della Sc Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza (MeCAU) ed Emergenza Territoriale 118 – ma durante la pandemia diventano un problema per la gestione dei flussi, perché ai pazienti in emergenza si sovrappongono quelli positivi al Covid o sospetti positivi.
“Pur cercando di mantenere le condizioni di sicurezza quanto più elevate possibile garantendo il doppio percorso pulito/sporco dedicato – sottolinea ancora il dott. Podio – dato l’elevato afflusso di utenti e l’evidente aumento di soggetti positivi (anche asintomatici) di questi ultimi giorni è opportuno fare appello alla popolazione, ancora una volta, affinché si rechi in Pronto Soccorso per reali emergenze e adotti un atteggiamento responsabile nell’utilizzare i servizi in maniera appropriata.
L’Usl invita pertanto i valdostani a “recarsi in Pronto Soccorso solo per esigenze di reale emergenza e fare riferimento, quando opportuno, al proprio medico di famiglia e ai servizi sul territorio per situazioni e per patologie non urgenti e di non particolare gravità, questo per evitare che il sovraffollamento del PS in periodo di pandemia sia ulteriore fonte di contagio e impedisca le cure adeguate ai pazienti che si presentano in emergenza urgenza”.