Quattro olandesi, il padre e tre figli, perdono la vita sul Monte Bianco. Salva la madre

24 Luglio 2008

Nuova tragedia in montagna. Quattro alpinisti, di nazionalità olandese, sono morti questa mattina, giovedì 24 luglio, sul massiccio del Monte Bianco a Courmayeur.

Le vittime sono un padre e i suoi tre. Le vittime sono: Hendrik Pieter Germs 56 anni, il figlio Pieter Mark, 20 anni, la figlia Adriana Els, 23 anni e l’ultima genita Maria Karin di 17 anni. Unica superstite dell’incidente la madre, Ada De Jong, 50 anni. La donna ha visto precipitare i tre figli e il marito per 500 metri.

Dopo le prime cure prestate in ospedale, Ada De Jong, è stata affidata a una équipe di psicologi, ed è stata accompagna ad Entrèves, presso la caserma della guardia di finanza, dove i militari l’hanno sentita per cercare di capire come sia avvenuta la tragedia. Dopo essere stata interrogata, la donna è immediatamente partita per Ginevra, per poi rientrare in Olanda.

I quattro alpinisti, tutti legati tra di loro, erano a 3823 metri di quota, sul Mont Dolent, sul massiccio del Monte Bianco, quando si è consumato la tragedia.  La donna, probabilmente perché stanca, ha accompagnato fino a un certo punto il marito e i figli, e poi i quattro hanno proseguito da soli l’ascensione.  Poi, verso, verso mezzogiorno, la tragedia. I quattro stavano scendendo, quando arrivati a metà discesa, uno dei quattro è scivolato, portandosi dietro gli altri tre. 

I quattro olandesi sono così precipitati per circa cinquencento metri. La neve, vista l’ora, non era pià in ottime condizioni, infatti, i quattro alpinisti erano leggermente in ritardo, inquanto, per ascensioni del genere, a mezziogiorno avrebbero dovuto essere molto più a valle.  Tutti e quattro erano ben equipaggiati, ma non indossavano il casco. A dare l’allarme, un altro alpinista, di nazionalità francese, che ha assistito alla tragedia. L’uomo, che stava binocolando la zona, ha visto i quattro precipitare nel vuoto.

Sul posto sono  immediatamente arrivati gli uomini del soccorso alpino e della guardia di fiananza. Ma per i quattro uomini non c’era nulla da fare. Le operazioni di recupero delle salme, sono state difficili, in quanto i corpi erano finiti in un seracco ghiacciato, ai piedi della montagna.

Le salme dei quattro alpinisti olandesi sono state ricomposte presso la camera mortuaria del cimitero di Courmayeur, in attesa che il pubblico ministero, Pasquale Longarini, dia il nullaosta per l’espatrio delle salme.

Solo una settimana fa, nello stessa zona del Mont Dolent, tre alpinisti francesi erano stai travolti da una slavina e poi precipitati per alcuni centinai di metri. I tre francesi erano rimasti feriti gravemente.

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