Raid di furti in abitazione a Pontey
Vero e proprio raid di furti in abitazione, nella serata di ieri, venerdì 18 dicembre, a Pontey. I ladri sono entrati in azione poco prima dell’ora di cena, approfittando dell’assenza di molti dei residenti, non ancora rientrati a casa dopo il lavoro.
Ad essere interessati sarebbero stati una decina di stabili. Il sindaco Rudy Tillier non fa numeri esatti, ma conferma: “ad essere svaligiati sono stati nuclei di abitazioni sia nella parte alta, sia in quella bassa, del paese. Viene perfino da chiedersi, vista l’area interessata, se si sia trattato di un solo gruppo di malviventi, o più. Qualche furto, in passato, c’era stato, ma per la prima volta ci siamo trovati a fare i conti con un fenomeno così mirato e sistematico”.
La dinamica dell’accaduto pare infatti rispondere a quanto le forze dell’ordine hanno riscontrato negli ultimi tempi: vengono prese di mira case vicine, svaligiandole in serie. In questo modo, i malfattori, aumentando la rapidità dei colpi e senza doversi troppo spostare tra uno e l’altro, diminuiscono il rischio di essere colti con le mani nel sacco. “Inoltre, nel nostro caso, – aggiunge il Sindaco Tillier – la morfologia del paese, con l’autostrada e i boschi tutt’altro che lontani dai centri abitati, rende anche più facile allontanarsi facendo perdere le proprie tracce”.
Se l’entità del “bottino” del raid è difficile da valutare, anche perché i derubati si stanno ancora rivolgendo ai Carabinieri per le denunce, sembra che, pure su questo aspetto, il raid di Pontey sia in linea con ciò che si è visto di recente sulla collina di Aosta ed in altri comuni della Valle. Ad essere sottratti dalle case sono soprattutto soldi e gioielli, o comunque oggetti di valore dalle dimensioni contenute, che – continua il Sindaco – “molte volte hanno più un significato affettivo per i derubati, che non economico”.
Sui possibili deterrenti, Tillier sottolinea che “alcune delle case interessate avevano impianti di allarme, ma probabilmente l’assenza di diversi abitanti a quell’ora ha aiutato i ladri”. Per il futuro, Pontey sta lavorando per la videosorveglianza: “i soldi ci sono e i progetti anche. Potrebbe essere un sistema in grado di tenere lontani eventuali malintenzionati, ma il problema è sicuramente anche in una legislazione per cui, se il criminale non è colto praticamente in flagranza, corre rischi relativi”.
Nel frattempo, un’altra serata è alle porte: tra gli abitanti di Pontey serpeggia la preoccupazione. Per parte loro, le forze dell’ordine assicurano la massima attenzione al problema e ribadiscono l’importanza di rivolgersi immediatamente, in presenza di situazioni sospette, ai numeri di pronto intervento.