Recuperato il corpo dell’alpinista precipitato sul Monte Rosa
Il maltempo non ha dato tregua ai soccorritori e il recupero del corpo senza vita dell’alpinista precipitato ieri sul versante vercellese del massiccio del Monte Rosa è riuscito solo nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 20 luglio. Grazie a un breve diradamento della nebbia, un elicottero convenzionato con il Soccorso Alpino Piemontese ha potuto decollare e ad arrivare, con i tecnici, sul luogo dell’incidente.
La vittima, di nazionalità tedesca, si muoveva con altri due compagni. E’ caduto, per cause in via di accertamento da parte del Soccorso Alpino della Guardia di finanza, sulla Cresta del Soldato, tra la Punta Giordani (4.046 metri) e la Piramide Vincent (4.215). Precipitando per diverse centinaia di metri sul versante est della montagna, è finito sul ghiacciaio di Bors, zona impervia, dal terreno molto instabile, soggetta a cadute di sassi e detriti.
Quanto accaduto in mattinata era stato visto da una guida alpina, in zona con i propri clienti, che aveva dato l’allarme alla centrale operativa di Saint-Christophe. Tuttavia, l’elicottero del Soccorso Alpino Valdostano, inviato in loco per un sorvolo, aveva dovuto desistere per la scarsa visibilità, individuando i compagni di cordata dell’alpinista precipitato, senza riuscire ad avvicinarsi.
L’intervento era quindi passato, vista la zona, ai colleghi piemontesi che, con l’eliambulanza 118, avevano trasportato in quota delle squadre a terra. Erano riuscite a raggiungere gli amici della vittima, trovandoli illesi ed accompagnandoli al rifugio Mantova (a Gressoney-La-Trinité). Stanno ora scendendo a valle per procedere alle procedure di riconoscimento del compagno deceduto ed essere sentiti dai finanzieri.