Regolamento comunale sull’azzardo, il Tar nega la sospensiva allo “Slot Café”
Il Tar della Valle d’Aosta ha negato alla Mgroup Srl – società che gestisce, tra l’altro, lo “Slot Café” di via Chambéry, nel capoluogo regionale – la sospensiva del regolamento comunale sulle sale giochi e spazi per il gioco, adottato nello scorso novembre. La decisione è stata adottata con un’ordinanza pubblicata ieri, martedì 5 maggio.
Il ricorso presentato dall’azienda ad inizio 2020 riguardava alcune previsioni del provvedimento adottato dal Municipio, in particolare quelle relative alle fasce orarie di apertura giornaliera. I giudici amministrativi, tuttavia, scrivono che le otto ore consentite (dalle 10 alle 12, dalle 14 alle 16, dalle 18 alle 20 e dalle 22 alle 24) “coincidono perfettamente” con quanto previsto dalla legge regionale sull’azzardopatia.
Pertanto, “non sussiste il danno grave e irreparabile in capo” alla Mgroup Srl, perché l’atto comunale e le sue previsioni “non hanno affatto peggiorato la posizione” della ditta, “che comunque può svolgere, sebbene soltanto per una parte della giornata, la propria attività di impresa”.
Ancora aperta è, invece, sempre dinanzi al Tribunale amministrativo della Valle d’Aosta, la partita della società sulla revoca, operata nel settembre 2019 dal Questore, della licenza di videolottery per la sala di via Chambéry. Nel caso di quel ricorso, i giudici avevano sospeso, lo scorso 3 dicembre, l’efficacia del provvedimento, arrivato a seguito dell’entrata in vigore della legge regionale, che aveva stabilito il divieto dell’esercizio delle videolottery entro 500 metri da luoghi sensibili come scuole e banche.
La discussione del merito dell’impugnazione, tuttavia, non si è ancora tenuta. Inizialmente prevista per marzo, è slittata a giugno a seguito dell’emergenza Covid-19.