Respinta dal Tar la richiesta di annullamento dell’interdittiva antimafia alla “Tra.Mo.Ter”
La seconda interdittiva antimafia emessa in Valle d’Aosta, firmata dal Questore Maurizio Celia lo scorso 6 ottobre nei confronti della “Tra.Mo.Ter” di Saint-Christophe, è sorretta “da sufficiente motivazione e da congruo supporto istruttorio”. Lo mette nero su bianco il Tribunale Amministrativo Regionale della Valle d’Aosta, che ha respinto oggi, in Camera di Consiglio, l’istanza cautelare con cui Rossella Furfaro, amministratrice della società edile, ed altri soggetti – rappresentati dall’avvocato Orlando Navarra – chiedevano l’annullamento del provvedimento.
Per la seconda volta, quindi, il Tribunale amministrativo regionale conferma la validità dell’informazione interdettiva antimafia. documento che inibisce i rapporti con la pubblica amministrazione della società che ne viene colpita. In precedenza, era accaduto lo scorso 13 ottobre, quando i magistrati avevano respinto il ricorso depositato dal Consorzio stabile "Gecoval" di Saint-Vincent, destinatario della prima interdizione, risalente al settembre 2015.
il provvedimento all’indirizzo della "Tra.Mo.Ter" nasce da una indagine derivata dall’inchiesta "Tempus Venit", legata allo smaltimento irregolare di rifiuti in vari cantieri, tra i quali quello per la realizzazione del parcheggio sotterraneo "Parini".