Rischio sismico, vertice Regione – sindaci sui progetti di messa a norma
Vertice fra amministrazione regionale e sindaci oggi, venerdì 2 settembre, nella sede del Consiglio permanente degli enti locali ad Aosta per fare il punto sulla vigilanza del rischio sismico. La nostra regione non rientra fra le zone rosse – livello 3, su scala discendente da 1 a 4, ma la tragedia del Centro Italia ha messo a tema gli interventi per i quali l’Amministrazione regionale sta lavorando da mesi per la predisposizione di una programmazione, che tiene in particolare attenzione l’edilizia scolastica. All’incontro, voluto dal Presidente della Regione Augusto Rollandin, erano presenti l’Assessore regionale alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica Mauro Baccega, L'Assessore all'istruzione e cultura Emily Rini e il Presidente del Cpel Franco Manes, ed erano invitati tutti i Sindaci della Regione.
“Le azioni che stiamo portando avanti sono ancora più di attualità dopo il recente terremoto che ha colpito il centro Italia– dichiara il Presidente della Regione Augusto Rollandin – . E’ quindi opportuno, in questo momento, rafforzare e dare impulso al confronto con gli enti locali per un aggiornamento della situazione esistente, sulla base di quanto previsto dalla legge regionale 23 del 2012, che pone in capo alla Regione funzioni di indirizzo e di coordinamento nei confronti dei Comuni per quanto attiene la questione del rischio sismico, per assicurare unitarietà e uniformità di trattamento su tutto il territorio regionale”.
L’Assessore Mauro Baccega, responsabile della struttura alla quale compete la legge regionale 23 del 2012, aggiunge: A livello nazionale, siamo in presenza di una normativa che è stata più volte modificata e integrata, fino all’evento che ha coinvolto l’Aquila e l’Abruzzo. Per adeguarci alla normativa nell’ambito regionale da diversi mesi si è avviato un attento lavoro di verifica di conformità sismica su tutti gli edifici di proprietà regionale.
In particolare, per quanto attiene agli edifici scolastici la Giunta regionale, già il 29 aprile 2016, ha adottato un provvedimento deliberativo che ha dato il via a un percorso di riorganizzazione e riqualificazione degli edifici scolastici di 2° grado siti in Aosta, sia per ottenerne una migliore gestione, sia per poter avviare i necessari interventi di ristrutturazione per adeguare gli edifici, dove necessario, anche dal punto di vista sismico. La nuova scuola di via Federico Chabod, che sarà consegnata agli studenti con l’avvio dell’imminente anno scolastico, sarà già un edificio completamente ristrutturato e reso conforme alla normativa antisismica. E così a seguire tutti gli altri edifici scolastici previsti nella programmazione.
La Giunta ha condiviso la priorità del percorso intrapreso e pertanto l’Assessorato ha predisposto un gruppo di lavoro tecnico che si sta occupando di formulare un quadro conoscitivo dello stato di fatto degli edifici di proprietà regionale o in locazione. L’obiettivo è quello di individuare i criteri per definire un ordine di priorità per pianificare e quantificare con precisione dal punto di vista economico gli interventi eventualmente necessari per il miglioramento e/o adeguamento sismico delle strutture.
L’Assessore Emily Rini sottolinea: L’attenzione che si vuole dare alle scuole, attraverso una pianificazione degli adeguamenti antisismici negli edifici scolastici, credo sia un’ulteriore testimonianza della politica scolastica che vuole essere unitaria, sia in rapporto al territorio, sia in relazione a tutti gli ordini e i gradi degli istituti presenti in Valle d’Aosta. Come già per altri importanti interventi, crediamo che la priorità debba essere data ai nostri giovani e alla loro sicurezza, offendo loro ambienti di studio sicuri e confortevoli.
Come più volte richiamato nel corso della riunione – dice il Presidente del Cpel Franco Manes – i Comuni hanno parte attiva per quanto è delle iniziative di sorveglianza e di adeguamento del territorio, degli edifici pubblici, così come delle autorizzazioni rilasciate ai privati, sia in fase di ristrutturazione sia nella costruzioni di nuove edifici. E’ quindi nostro doveroso interesse raccogliere la nuova sollecitazione del Presidente della Regione a definire la ricognizione di quanto fatto e di quanto vi è ancora da fare in ogni Comune, concorrendo così alle strategie regionali, concordando con l’Amministrazione le priorità, i modi, i tempi e i finanziamenti degli interventi.