Roberto Zanda ad Aosta, l’ultratrailer è arrivato dal Canada per salvare mani e piedi

19 Febbraio 2018

Roberto Zanda è arrivato questa mattina, poco prima delle 10, all’Ospedale “Parini” di Aosta direttamente dal Canada per salvare mani e piedi da un congelamento di quarto grado subito mentre correva la Yukon Artic Ultra, l’ultramaratona invernale in solitaria che si svolge ogni anno tra Canada ed Alaska, una della “5 Legends”, il circuito che comprende i trail più duri al mondo tra i quali spicca anche il nostro Tor des Géants.

L’ironman cagliaritano, atterrato all’aeroporto di Torino Caselle, è arrivato al Pronto Soccorso di Aosta per essere poi ricoverato nel reparto di Chirurgia vascolare, affidato ora alle cure dell’équipe mutlidisciplinare dell’ambulatorio di Medicina e neurologia di montagna guidato dal dottor Guido Giardini, specialista nei casi di congelamento estremo che recentemente si è occupato dell’alpinista francese Elisabeth Revol dopo la sua drammatica discesa dal Nanga Parbat.

Zanda, sul suo profilo Facebook scriveva due giorni fa, in attesa di arrivare ad Aosta: “Onestamente devo dire che non sono preoccupato, ho tanta roba da fare e non sono uno che aspetta di solito. Se devono amputare che si faccia, non saranno quattro protesi il problema, ma chi se ne frega”.

Questa mattina invece il dottor Giardini spiegava all’Ansa che i sanitari valdostani, tramite un consulto in telemedicina in collegamento con l’Ospedale canadese di Whitehorse, hanno già studiato il quadro clinico di Zanda. “Fortunatamente – aveva aggiunto il medico – la terapia farmacologica è già iniziata e abbiamo già avuto modo di studiare il suo caso, ora si tratterà di prendere visione diretta della situazione".

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