Sabato prossimo i funerali del 25enne morto in parapendio in Val d’Ayas

17 Novembre 2020

Si terranno alle 10 di sabato prossimo, 21 novembre, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Urago d’Oglio (Brescia), dove ancora era residente nonostante l’essersi trasferito in Valle d’Aosta per lavoro, i funerali di Andrea Facchetti, il 25enne trovato morto ieri, nella zona sopra Estoul di Brusson (2.600 metri di quota circa), a seguito di un incidente di parapendio.

La Procura ha dato oggi, martedì 17, il “nulla osta” alle esequie e, non appena giunta la salma in Lombardia, verrà aperta la camera ardente alla “Casa del commiato” a Chiari, che resterà allestita fino alla cerimonia funebre. Il giovane, che lavorava come casaro alla “Fromagerie Haut Val d’Ayas” di Brusson, lascia il padre Alberto, la mamma Margherita e le sorelle Elena, Silvia e Raffaella.

Intanto, nel pomeriggio di ieri, i militari e i tecnici del Soccorso Alpino della Guardia di finanza e Valdostano sono riusciti a recuperare la vela usata dal ragazzo nel volo risultatogli fatale, che era stata notata circa 300 metri più in alto del corpo senza vita, in un canalone impervio e ghiacciato. Un primo tentativo, in mattinata, era stato abbandonato, a causa dello scarico di pietre dal versante soprastante.

Il primo esame sull’attrezzatura ha evidenziato come, per quanto la vela presentasse un taglio, l’imbrago e le parti portanti fossero intonse. Abbandonata l’ipotesi del danneggiamento nell’urto al suolo, prende così corpo l’ipotesi per cui il 25enne, dopo aver toccato terra, possa essersi liberato spontaneamente dall’attrezzatura, per poi cercare di mettersi in sicurezza, ma sia precipitato lungo la parete.

Una tesi suffragata sia dal fatto che una trentina di metri sotto il parapendio è stato rinvenuto il casco (rotto) del giovane (e, più in basso ancora, a disegnare idealmente la tragica traiettoria dello scivolamento, il suo corpo inerme), sia dall’esito dell’esame esterno della salma compiuto lunedì dal medico legale, dal quale sono emersi molteplici traumi ed escoriazioni, compatibili con una caduta protratta.

L’allarme è scattato ieri mattina, quando Facchetti non si è presentato al lavoro. I colleghi hanno trovato inusuale che non avesse avvertito dell’assenza e si sono preoccupati. Un “giro” delle sue numerose conoscenze in paese ha consentito di capire che avesse in programma, nel fine settimana, un volo in parapendio, fatto che, unito al ritrovamento della sua auto, ha circoscritto la zona delle ricerche in elicottero, condotte dal Soccorso Alpino Valdostano.

La passione per la montagna del 25enne è testimoniata non solo dagli amici e conoscenti, dai quali era benvoluto, ma anche dal suo profilo Instagram. L’ultima fotografia pubblicata racconta di un’escursione di sci alpinismo ai 4.165 metri del Breithorn occidentale. Fisico sportivo, Facchetti non disdegnava comunque anche l’escursionismo, le cascate di ghiaccio e l’alpinismo tradizionale. E poi c’era il parapendio, in una voglia di verticalità costante, purtroppo soffocata da quell’ultimo volo sopra la terra che aveva eletto a casa.

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