Scialpinista disperso in un crepaccio, poche le speranze di ritrovarlo in vita

21 Febbraio 2017

Dopo aver cercato di recuperarlo, non senza difficoltà, dovute alla scarsa visibilità e al vento in quota, con il calar del buio i soccorritori hanno sospeso le ricerche dello scialpinista caduto in un crepaccio sul Monte Rosa, nella zona a monte della Capanna Gnifetti.

Il disperso è un ragazzo di età attorno ai 18 anni, straniero. Ad accompagnarlo in Valle d'Aosta, i genitori. La madre era rimasta in albergo, mentre padre e figlio erano partiti assieme per una giornata dedicata allo scialpinismo. In fase di rientro, l'incidente, poi le ricerche e la decisione di fermarle poco fa. Ad allertare i soccorsi è stato il padre stesso del ragazzo intorno alle 15 di oggi.

Le squadre di terra del SAV, del Soccorso Alpino Piemontese e della stazione SAGF di Alagna, partite dopo che l'elicottero aveva incontrato problemi a sorvolare l'area, a causa delle nubi addensatesi improvvisamente, hanno quindi iniziato il rientro, sfruttando le ultime luci del giorno, accompagnando a valle anche il padre del giovane, rimasto con le guide nell'area a circa 3800 metri di quota.

La cavità in cui lo scialpinista è caduto risulta di grandi dimensioni e molto profonda. Il ponte di neve che ha ceduto, trascinando il giovane nelle viscere del ghiaccio, lo ha sepolto e questo, assieme alle difficoltà ambientali incontrate durante le operazioni, non ha reso possibile estrarlo sinora. I soccorritori, che oggi sono scesi nel crepaccio e lo hanno esplorato per una trentina di metri, ritengono peraltro molto improbabile trovare il ragazzo ancora in vita.

L'intervento di recupero riprenderà domattina, quando per guide e tecnici sarà possibile lavorare in sicurezza, vista la complessità della situazione.

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