Scorta delle schede “in convoglio” nella notte: tempi più rapidi del previsto
Era uno dei “rebus” legati alla “novità” dello spoglio centralizzato, ma – alla prova dei fatti – non pare aver dato del filo da torcere a chi era chiamato a risolverlo. La necessità di scortare, con le forze dell’ordine, le schede dai singoli seggi ai quattro poli di spoglio, una volta chiuse le operazioni di voto, si è conclusa in tempi meno dilatati di quelli previsti inizialmente.
E’ il dato restituito, stamane, da chi ha dovuto interpretare una previsione legislativa non indifferente: dai singoli comuni, le buste contenenti le schede (contate) andavano caricate su un’auto comunale, guidata da un agente della Polizia locale, diretta – con a bordo il presidente del singolo seggio – al Polo di riferimento. L’auto, a sua volta, andava scortata dalle forze dell’ordine.
L’“inghippo” è nato, per gli "addetti ai lavori", quando al meccanismo sono stati affiancati i numeri: l’esistenza di 151 sezioni, in 100 diverse sedi, ha spinto Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza e Corpo forestale della Valle d’Aosta a sedersi attorno ad un tavolo e concordare una razionalizzazione di uomini e mezzi. Cento scorte non erano, con le forze in campo (a meno di rinforzi pesanti da fuori Valle, però poco immaginabili in una stagione in cui l’attenzione sulla sicurezza è massima), possibili.
Alla fine, ha prevalso la situazione “extracomunale”, quella in cui schede e presidenti da scortare sono stati raggruppate geograficamente, procedendo assieme verso i quattro poli. Nelle vallate laterali, lo spostamento è iniziato dai seggi più alti, “raccogliendo” progressivamente presidenti e buste con le schede delle località incontrate scendendo. In Aosta e "plaine", i “convogli” hanno riguardato più seggi (prevalentemente scuole e il Municipio) assieme. A parte Saint-Pierre, dove si è reso necessario un riconteggio delle schede, negli altri tre poli lo scrutinio risulta essere cominciato secondo la tabella di marcia.