Se n’è andata Paola Cattelino
Le parole “autonomia” e “vita indipendente” riferite a persone con disabilità io le ho sentite, per la prima volta, da lei. E sempre a lei devo la comprensione e la testimonianza diretta del senso profondo di queste parole, intrecciate a questioni come la dignità, l’autodeterminazione, la possibilità di scelta delle persone che vivono in una condizione di indubbio svantaggio fisico o mentale.
Lei è Paola Cattelino, 54 anni, consulente prima e dipendente poi dell’Amministrazione regionale, da sempre impegnata sui temi dell’informazione e della costruzione di servizi e di risposte per le persone disabili, capaci di migliorarne la qualità di vita, la mobilità e la possibilità di svolgere al meglio il proprio ruolo nella società.
Perché Paola mi ha insegnato, soprattutto con il suo esempio, a non piangersi addosso ma a mettersi in gioco, a non chiedere assistenza, ma a proporre e a disegnare soluzioni in grado di consentire a tutti una vita libera e indipendente. Mi ha introdotto, a modo suo, io ancora adolescente, a confrontarmi con i temi dei diritti e dell’impegno affinché vengano assicurati e riconosciuti a tutti, indipendentemente dalle condizioni economiche e fisiche.
Paola se ne è andata ieri, in seguito all’aggravamento della sua malattia. Il tempo, alcune scelte di vita e di lavoro ci hanno allontanate da diversi anni. E per tutti questi doni che lei mi ha fatto non ho avuto modo di dirle grazie. Ci tenevo a farlo qui.
Chi vorrà potrà salutarla domani, venerdì 1° dicembre, alle 14.15 alla Cattedrale di Aosta.
Chi vorrà potrà continuare il suo progetto facendo una donazione alla Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta (www.fondazione.vda.it) per il fondo "Oggi per il Domani e Dopo di Noi"