Sequestrati dei cuscinetti “taroccati” a Malpensa, erano diretti anche in Valle
C’è anche un’azienda valdostana tra le tre di cui l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha segnalato i legali rappresentanti alla Procura di Busto Arsizio, per l’ipotesi di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. La comunicazione origina dall’arrivo negli scorsi giorni, nell’area merci dell’aeroporto di Milano Malpensa, di spedizioni di provenienza cinese che contenevano in totale 2210 cuscinetti a sfera marchiati SKF, una multinazionale svedese del settore.
I funzionari doganali hanno esaminato il materiale (in questo caso, il regolamento comunitario prevede che il controllo avvenga anche con l’ausilio del titolare del diritto di proprietà), che è risultato contraffatto, perché prodotto nella Repubblica Popolare Cinese, con l’apposizione del marchio scandinavo. La merce è stata quindi sottoposta a sequestro nei magazzini annessi alla “cargo city” dello scalo aeroportuale. Le altre aziende cui erano diretti i cuscinetti, oltre a quella valdostana, si trovano nelle province di Treviso e Napoli.
Sui cuscinetti a sfera – classificati nella categoria ad elevata pericolosità, perché prodotti ad “elevato contenuto tecnologico” – è in vigore, dal 2018, uno specifico “alert” dell’Organismo Europeo per la Lotta Antifrode, per contrastare l’ingresso e la circolazione nel territorio dell’Unione europea. La rottura di un componente del genere, su un autoveicolo o in un macchinario destinato alla produzione in una fabbrica, può infatti generare conseguenze facili da immaginare.