Serata di tensione nel carcere di Brissogne per un gruppo di detenuti in rivolta
Momenti di tensione nella serata di ieri, giovedì 18 aprile, nel carcere di Brissogne. Sono il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria e il Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria a denunciare l’accaduto. “Un gruppo di detenuti, capitanati da un extracomunitario, – spiega Massimo Chiepolo, segretario del Sappe – hanno devastato la rotonda di un piano costringendo i poliziotti ad uscire dal Reparto, rischiando di essere sequestrati”.
Nella nota del Sinappe si legge anche che l’intento rivoltoso dei detenuti “successivamente trascendeva in atti di distruzione di tutto ciò che trovavano fino al primo sbarramento chiuso”. Di contro, “un agente di Polizia penitenziaria restava chiuso nella sezione detentiva con alcuni detenuti fuori controllo che con una branda cercavano di sfondare lo sbarramento d’ingresso della sezione detentiva”.
Per riportare la situazione sotto controllo, aggiunge Chiepolo, “sono intervenuti numerosi agenti fuori servizio e rinforzi arrivati da altro istituto piemontese”. “Con priorità – sottolinea Matteo Ricucci, vicesegretario regionale del Sinappe – si metteva in sicurezza l’Agente di Polizia penitenziaria rimasto solo nella sezione detentiva, accedendo da un entrata secondaria all’interno della sezione, facendo rientrare i detenuti all’interno delle camere di pernottamento”.
Per Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del Sappe: “Si tratta di eventi conseguenti ad una situazione di tensione carceraria nel Distretto piemontese-aostano-ligure, già ampiamente evidenziata dal Sappe, peraltro aggravata dalla mancanza di personale: chiediamo un sopralluogo tecnico da parte del PRAP ed interventi con concreti a favore dei colleghi del carcere di Aosta”.
Anche il Sinappe mette l’accento sul fatto che “per futili motivi i detenuti oramai sono fuori controllo e senza freni inibitori. Non c’è più la percezione per la popolazione detenuta di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Ed una causa di questo è l’alta percentuale di detenuti psichiatrici e stranieri di seconda generazione, che vivono in un contesto mentale fuori nel tempo e nello spazio”.
Anche per quest’organizzazione sindacale “è di fondamentale importanza ed efficacia l’aiuto dei superiori uffici provveditoriali e dipartimentali”, a cui “si richiede un urgente intervento per l’istituto penitenziario di Brissogne”.