Sgombero del CCS Cogne: la parola passa al giudice

02 Luglio 2019

La parola sull’“Affaire CCS Cogne” passa al giudice. Nella tarda mattinata di oggi, martedì 2 luglio, si è infatti tenuta al Tribunale di Aosta, dinanzi al giudice Davide Paladino, l’udienza civile sul ricorso presentato in via d’urgenza dalla Regione, proprietaria del palazzo di corso Battaglione, per ottenere la liberazione dei locali occupati dal circolo, presente con il suo presidente, Giorgio Giovinazzo. Ascoltate le parti, il magistrato si è riservato la decisione.

Rappresentata dai legali dell’avvocatura interna Riccardo Jans e Flavia Mandriota, l’amministrazione di piazza Deffeyes ha ribadito la pericolosità dell’immobile, che deve essere quindi vuoto per garantire l’incolumità delle persone, poter condurre i primi interventi di messa in sicurezza e procedere quindi a progettare la sistemazione definitiva.

Per parte sua, il presidente Giovinazzo, assistito dall’avvocato Piercarlo Carnelli, ha espresso una valutazione (ed anche un cammino per il futuro dell’associazione che attualmente ha sede nel Palazzo Cogne) diversa: con poche e mirate opere, cui il Circolo è disposto a procedere, lo stabile può non risultare pericoloso.

L’amministrazione regionale ha scelto la strada del ricorso urgente al giudice all’inizio dello scorso giugno, dopo che il tecnico incaricato dall’ente, l’ingegner Sandro Pariset, ha depositato un aggiornamento della perizia effettuata originariamente, secondo cui tutti i locali si presentano ora inagibili, in ragione della loro condizione. Il futuro della storica sede del circolo dovrebbe quindi essere noto nei prossimi giorni.

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