Si finge agente dei servizi segreti e truffa due valdostane per 160mila euro

11 Gennaio 2014

Con un vecchio trucco intorno al quale si sono costruite celebrio sceneggiature hollywoodiane un 45enne P.G. ha truffato almeno due donne valdostane, sottraendolo loro 160mila euro. L’uomo, denunciato dai Carabinieri, fingeva di essere un Colonnello dei Servizi Segreti ma in realtà il quantacinquenne  altro non era che un cuoco pizzaiolo con un attività fallita alle spalle, un locale a Rondissone (To). Sfoggiando un’aria affascinante da agente segreto, il finto 007 andava in giro per locali valdostani frequentati da donne 40enni sole e le adescava con fantastici racconti delle sue missioni sotto copertura facendole innamorare. Si “fidanzava” con loro e spariva per lunghi periodi per compiere le sue avventurose missioni. In realtà l’uomo tornava a casa dalla moglie e 4 figli.

Quando la relazione si faceva “stabile” diceva di essere inseguito da servizi segreti internazionali, di essere in pericolo di vita e che non doveva lasciare alcun tipo di traccia per cui si faceva intestare, schede telefoniche, carte di credito e bancomat delle “fidanzate”. Non contento si faceva dare migliaia di euro in denaro contante costringendo le povere malcapitate a fare prestiti con parenti e aprire mutui in banca. Non contento riusciva anche a farsi consegnare  l’auto delle donne aggirate dicendo loro che aveva a disposizione solo la Lamborghini di servizio che era un po’ troppo vistosa per gli spostamenti di tutti i giorni, soprattutto per il fatto che era costantemente seguito e in pericolo di vita. In realtà non aveva nemmeno la patente perché non l’aveva mai conseguita ed aveva precedenti per guida senza patente.

A farne le spese sono state soprattutto due donne valdostane, una che a causa del disgraziato truffatore è fallita con il negozio ben avviato da parrucchiera, sommersa dai debiti, che sta ancora pagando, l’altra una commessa che oltre ad aver aperto finanziamenti in banca per lui, ha pure svuotato il conto corrente della madre e della zia. Tutto questo dietro la promessa di abbandonare quella vita spericolata da 007 e aprire con lei un locale vicino a Rimini, dove era ormeggiato l’inesistente yacht del Colonnello. Non si sa per quanti anni la povera commessa dovrà pagare i debiti fatti. L’ammontare della truffa accertata sinora dai carabinieri è di ben 160.000 euro. Si cerca di capire se altre donne siano state rovinate dal truffatore. Anche la moglie dell’ex cuoco/pizzaiolo P.G. usufruiva delle carte di credito o postepay che il marito riusciva a sottrarre alle vittime. I Carabinieri dopo aver ricostruito la truffa hanno denunciato l’uomo e sequestrato tutte le carte di credito, bancomat, postepay ed addirittura cambiali in bianco firmate dalle donne con fotocopie dei documenti d’identità.

 

 

Exit mobile version