Sicurezza: “Valorizzare di più la polizia locale”
gentile direttore,
si è fatto un gran parlare in questi ultimi giorni circa l'ondata di furti che da qualche tempo si è "stabilizzata" in Valle e non accenna a placarsi. Vedo con piacere che le istituzioni si riuniscono, vedi comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, e che cercano insieme di contenere il problema, e quando si parla di possibili soluzioni, ecco spuntare la solita frase fatta "bisogna dare più poteri ai Comuni, in modo che possano fare la video sorveglianza" "diamo il via alle ronde"… ma le ronde sono fatte da privati, da persone che hannno un lavoro, una vita propria, il controllo deve essere fatto da professionisti!
Ora, sappiamo tutti che le forze di Polizia sono impegnate in primo piano nella lotta alla criminalità e con quale dedizione svolgano il loro lavoro, però in Valle esiste un altra categoria di lavoratori del settore che con troppa facilità viene sempre messa da parte ma che è formata da persone che hanno voglia di lavorare e di impegnarsi, mi riferisco alla Polizia Locale. Naturalmente parlo così perchè faccio parte della categoria e vorrei fare una piccola riflessione: i "Vigili Urbani", sono presenti in tutti i Comuni della regione, in quelli che sono colpiti dai furti ed in quelli che lo saranno presto, sono persone che vivono e lavorano a stretto contatto con il loro territorio e che lo conoscono molto bene, e soprtattutto sono in possesso di qualifiche che permettono loro di svolgere attività di prevenzione e perchè no, di repressione al pari di Polizia e Carabinieri. Questi lavoratori sono però, a volte, utilizzati come cantonieri, autisti, messi comunali, cuochi e in molte altre attività non propriamente coerenti al loro profilo professionale.
Le altre regioni d'Italia, e questo vorrei sottolinearlo perchè non dobbiamo inventarci nulla di nuovo, ci basta "copiare" dagli altri, hanno sposato il sistema del servizio consorziato su più Comuni, per quanto riguarda le attività della Polizia Locale e questo ha permesso di avere, in paesini che prima avevano il "monovigile", un servizio di più agenti e ufficiali con una maggiore copertura sia nella ore diurne che in quelle notturne.
Detto questo non sto dicendo che ci si debba sostituire a Polizia e Carabinieri, ma come già avviene, in parte, in alcune località della regione, cercare di collaborare al meglio con loro, interagendo, creando così una presenza sempre più capillare di tutte le forze di Polizia sul territorio.
Concludendo, vorrei che chi ha il potere di decidere su certi ambiti, ricordasse che in Valle d'Aosta ci sono circa 200 operatori di Polizia Locale sparsi nei 74 comuni, e questi lavoratori ci sono già, non bisogna assumere nessuno, basta solamente riorganizzarli e sfruttare al meglio le loro potenzialità. In una regione piccola come la Valle d'Aosta, che tra l'altro è a statuto speciale, si potrebbero fare passi da gigante a livello di Polizia Locale e potremmo essere d'esempio anche per le altre realtà simili alla nostra.
Lettera firmata