Soldi da un’anziana per comprare la casa in Francia, condannato 45enne
Nel 2019 era stato testimone d’accusa in un processo sulla circonvenzione di una vedova ultraottantenne aostana, da parte di una coppia che frequentava la donna, cui anche lui era vicino. Visti gli atti di quel procedimento, ed alla luce della situazione finanziaria riscontrata, i parenti dell’anziana avevano però presentato un esposto in Procura e Yuri Jerusel, 45enne di Aymavilles, è finito a processo per lo stesso reato: il gup Luca Fadda gli ha inflitto ieri, martedì 26 ottobre, un anno di reclusione (pena sospesa) e 600 euro di multa.
La sentenza include anche la condanna a risarcire l’anziana, parte civile nel giudizio. Al riguardo, il giudice ha stabilito una provvisionale da 365mila euro. La cifra deriva dall’importo di una polizza assicurativa, accesa per volontà dell’anziana (che al tempo aveva ancora il marito a fianco), di cui Jerusel risultava inizialmente co-intestatario con l’imputata dell’altro processo, divenendone il solo beneficiario dopo la vicenda giudiziaria occorsa all’altra titolare.
Dagli accertamenti dei militari della Guardia di finanza, che hanno riguardato l’arco temporale dal 2016 al 2019, il 45enne avrebbe quindi sfruttato la fiducia dell’anziana per compiere varie operazioni, tra le quali la conversione della polizza in titoli, il riscatto degli stessi e il trasferimento della somma risultante sul proprio conto corrente personale. Le condotte sarebbero arrivate, stando alle indagini, a indurre la vedova a sottoscrivere un atto di rinuncia al credito da 350mila euro relativo al costo pagato da Jerusel, con il denaro della donna, per l’acquisto di un immobile a Cap Martin, in Francia.
L’appartamento, durante le indagini, è stato posto sotto sequestro e il giudice ha mantenuto la misura. L’accusa era rappresentata dal pm Luca Ceccanti. Relativamente ad altri episodi di ottenimento di somme dalla persona offesa, originariamente contestati nel capo d’imputazione, Jerusel, che ha scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato, è stato assolto. Rinviati anche alla Procura, dal Gup, gli atti del procedimento affinché valuti la posizione di altre persone che, nel periodo in esame, hanno interagito con l’anziana.