Sono state sospese le ricerche dell’allevatore scomparso
S’infittisce il giallo dell’uomo scomparso due giorni fa nel Vallone di Bourinnes, a Issime. Ieri sera, la Protezione civile d’accordo con il Corpo forestale valdostano, i Vigili del fuoco e i carabinieri di Gressoney-Saint-Jean, ha deciso di sospendere le ricerche.
Paolo Cretaz, allevatore ultrasessantenne di Lillianes, sarebbe dovuto rientrare a casa domenica pomeriggio, come d’abitudine, dopo essere stato in alpeggio. A dare l’allarme per la scomparsa dell’uomo è stata la moglie: intorno alle 16, vedendo ritornare solo il cane, la donna si è preoccupata e ha chiamato soccorso.
“Abbiamo battuto la zona più volte – hanno spiegato gli uomini della Forestale di Gaby – con l’ausilio di due unità cinofile, di quattro dei nuclei speleo alpino fluviali nel torrente Lys e dell’elicottero della Protezione civile, senza trovare traccia dell’uomo”. Nel suo alpeggio, però, sono state trovate le carcasse di quattro animali morti: in attesa di capire se si è trattata di morte naturale, la scoperta contribuisce ad aumentare il mistero.
Nel corso della mattinata, in paese si era sparsa la voce del ritrovamento del corpo, subito smentita sia dalla Forestale che dal sindaco di Issime, Christian Linty. “Per ora non ci sono novità – spiegano – la scelta di sospendere le operazioni di ricerca è basata su alcuni elementi che portano a pensare ad un allontanamento volontario dell’allevatore”.
La strategia concordata con la famiglia è di lasciar calmare le acque per un paio di giorni, in modo che l’uomo, nel caso in cui sia fuggito di sua iniziativa, decida spontaneamente di tornare a casa. “Cretaz conosce quelle zone come il palmo della sua mano – sostengono alcuni abitanti del posto – e potrebbe essersi nascosto ovunque”.
Ma perché fuggire e nascondersi? Secondo quanto si è appreso, non era la prima volta che l’uomo spariva per qualche tempo: soffriva di depressione e quindi non sarebbe da escludere un colpo di testa. Le altre ipotesi, invece, si concentrano su un eventuale incidente durante la discesa che dall’alpeggio porta fino a casa: Cretaz potrebbe essere caduto in un dirupo o nel Lys oppure in uno dei tanti torrenti piuttosto ingrossati in questo periodo per il disgelo.
Questa sera, dopo un nuovo incontro tra i soggetti impegnati nella ricerca, la Protezione Civile deciderà se riprendere le operazioni.