Spaccio e invasione di edifici, assolto trapper aostano 25enne

10 Gennaio 2023

Esce assolto dalle due accuse per cui era a processo, il 25enne aostano Tarik Tiouli, trapper noto in arte come TK. Comparso oggi, martedì 10 gennaio, dinanzi al giudice monocratico Marco Tornatore doveva rispondere di invasione di edifici e terreni aggravata e di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il giovane ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, al termine del quale è stata pronunciata l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” rispetto alla prima imputazione e “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato” per la droga.

L’accusa, attraverso il pm Giovanni Roteglia, aveva chiesto una condanna complessiva a 10 mesi di reclusione e 2.200 euro di multa. L’accusa di invasione di edifici era legata all’attività artistica del ragazzo, in particolare al video della sua canzone “Niente credito”. Analizzando il clip promozionale, su delega della Procura, la polizia giudiziaria aveva segnalato che alcune scene del video (già al centro di varie polemiche, anche in sedi istituzionali) apparivano girate sul tetto (ed in altre pertinenze) del “grattacielo” di via Capitano Chamonin, ad Aosta.

Lo stabile nel quartiere Cogne, di proprietà del Comune, che in passato lo aveva utilizzato per l’edilizia residenziale pubblica, in quel periodo (il filmato era stato reso disponibile in rete alla fine del febbraio 2021) era inaccessibile da tempo, a seguito del trasferimento degli inquilini, in vista della sua demolizione. Agli occhi della Procura, l’accesso di artista e troupe per filmare le scene inserite nel video era quindi avvenuto in violazione della condizione dell’immobile.

Nel corso delle indagini sulla canzone era stata ipotizzata anche l’istigazione a delinquere, in particolare per un passaggio in arabo, contenente riferimenti allo spaccio e alle modalità per corrispondere ad una cessione. Versi che, per il pubblico ministero, non valicavano però la soglia della rilevanza penale, rientrando nell’esercizio del diritto di libera manifestazione del pensiero. Per quella ipotesi, pertanto, era stata avanzata richiesta di archiviazione al Tribunale.

L’imputazione sugli stupefacenti era, invece, emersa da una perquisizione scattata nel novembre 2021, mentre Tiouli si trovava ai “domiciliari” per scontare precedenti condanne. In quel caso, gli agenti della Squadra Mobile della Questura avevano trovato quaranta grammi di hashish già confezionato in dosi, un bilancino e 2.300 euro. Per gli inquirenti, tutto ciò costituiva la prova che il ragazzo smerciasse droga nonostante stesse espiando una pena.

Per conoscere le ragioni dell’assoluzione occorrerà attendere le motivazioni della sentenza, ma la formula con cui il giudice l’ha pronunciata lascia presupporre che il quantitativo rinvenuto non sia ritenuto tale da implicare necessariamente una finalità di spaccio, quanto un utilizzo personale. A seguito della perquisizione, Tiouli era stato riportato in carcere, facendo venire meno il beneficio concessogli: le pene che stava scontando erano relative ai reati di evasione e tentata rapina.

 

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