Sul Bianco una delle prime valanghe della stagione: il racconto sul web dello sciatore investito
Arriva da un database online di osservazione dei fenomeni valanghivi la testimonianza di uno dei primi distacchi di questa stagione invernale. A raccontare i fatti – risalenti a sabato scorso, 16 dicembre, poco prima dell’ora di pranzo ed avvenuti sul versante italiano del massiccio Monte Bianco – è uno sciatore straniero che – con un compagno – ha intrapreso un’uscita di fuori pista, nel settore del Petit Dolonne, sulle alture sovrastanti le piste di Courmayeur, dove la quota è tra i 2300 e i 2500 metri.
“La discesa era già ben tracciata (una trentina di segni almeno e vedevamo dei maestri con i loro clienti più in basso), – è l’inizio del racconto – ma abbiamo deciso comunque di sciare uno dietro l’altro, restando il più possibile sulle creste e non nelle gole. La neve sembrava piuttosto stabile. Mi sono fermato prima di uscire dal canale, mettendomi sul bordo per guardare il mio compagno scendere. Nel giro di qualche secondo, ho notato una valanga staccarsi circa duecento metri sopra di lui”.
Sabato le condizioni meteo non erano di bel tempo, ma per gli "addetti ai lavori" nemmeno particolarmente proibitive. Il rischio di distacchi, in ragione della neve caduta nei giorni precedenti, era però classificato come “forte” (quattro su un indice di cinque). “Il mio compagno si è ‘incollato’ alle rocce e non è stato investito dalla massa nevosa. – si legge ancora – Per parte mia, ho esitato a muovermi per andare a nascondermi qualche metro più sotto, sul fianco del canale, ma ho aspettato un secondo di troppo, pensando erroneamente che la valanga avrebbe rallentato”.
In quegli attimi, è questione di istinti. “Sono stato spazzato via dal distacco – scrive lo sciatore – e ho impiegato cinque secondi circa a tirare la maniglia del mio zaino air-bag. Ho continuato a scivolare in superficie ed ho urtato un arbusto che ha strappato via uno dei cuscinetti protettivi. Ho perso gli sci e un bastoncino. Quando tutto è finito, avevo solo un po’ di neve in bocca che sono riuscito a sputare ed ho urlato per sapere se il mio amico era stato preso, o meno. E’ arrivato con il suo Arva una ventina di secondi dopo”.
Un episodio che la casistica dei soccorritori classifica quindi “risolto in autosoccorso”, grazie alla disponibilità degli equipaggiamenti corretti. “Non ho avuto conseguenze fisiche per pura fortuna. – si conclude la testimonianza – Uno dei miei sci era a fianco a me e il bastoncino perso era impigliato in un arbusto, come il cuscinetto dell’air-bag”. Considerata l’assenza di problemi per le persone sulla montagna, al distacco, di cui il sito propone anche due fotografie, non è seguito l’allarme al Soccorso Alpino Valdostano, che era pronto comunque a fronteggiare il fenomeno nel fine settimana.
“Non siamo al corrente di questa valanga, – spiega il direttore del servizio, Adriano Favre – ma viste le precipitazioni nevose abbondanti nei giorni precedenti, la meteo ottimale soprattutto su domenica e l’azione erosiva del vento che ha soffiato prima del weekend, ci eravamo messi nelle condizioni di sostenere eventuali emergenze, con doppio elicottero e relativo equipaggio e disponibilità raddoppiata di unità cinofile. Tutti i fenomeni che si sono verificati, in particolare uno nella zona di Pila, si sono comunque risolti senza investire sciatori, o in autosoccorso. Restano, tuttavia, le raccomandazioni legate all’osservanza di equipaggiamenti e consultazione dei bollettini sulle condizioni”.