Tentò di violentare una turista a Courmayeur, dovrà scontare cinque anni di carcere

22 Novembre 2017

Si è concluso nella mattinata di oggi, mercoledì 22 novembre, al Tribunale di Aosta, il processo a Brahim Samaali, lavoratore stagionale 21enne di origini marocchine arrestato dai Carabinieri nello scorso marzo per tentata violenza sessuale e rapina ai danni di una turista svedese a Courmayeur, ma imputato anche di detenzione di cocaina e ricettazione di una serie di coltelli. Il collegio giudicante (composto dai magistrati Massimo Scuffi, Marco Tornatore e Anna Bonfilio) ha ritenuto il giovane colpevole, condannandolo a cinque anni di reclusione e 2.200 euro di multa.

Samaali era difeso dall’avvocato Liala Todde e, nella sua requisitoria, il pubblico ministero Luca Ceccanti aveva chiesto per lui sei anni di carcere e 3.800 euro. I fatti risalgono alla serata del 14 marzo di quest'anno. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, che lo avevano arrestato al termine degli accertamenti, il ragazzo aveva fermato, in via Roma, nel cuore del paese ai piedi del Monte Bianco, una svedese di 38 anni, in vacanza in Valle con un gruppo di connazionali, alla quale aveva offerto di riaccompagnarla in albergo. 

Tuttavia, una volta al riparo da occhi indiscreti, Samaali l’avrebbe spintonata, facendola cadere a terra e cercando di abusare sessualmente di lei, dopo averla denudata. Il tentativo, per i militari, era sfumato perché la vittima aveva reagito, riportando anche lievi lesioni ad una mano. L’accusa di rapina era derivata dal fatto che, stando alle indagini, l’imputato avrebbe strappato la borsa alla vittima, abbandonandola sul luogo della colluttazione, dopo averla trovata priva di oggetti di valore. Droga e armi da taglio, invece, erano state rinvenuti in casa dell’imputato, quando i militari erano arrivati a lui. Samaali era presente in aula. La testimonianza della turista aggredita è stata acquisita attraverso una rogatoria internazionale. 

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