Torre dei Balivi, la Regione condannata a pagare 425mila euro

29 Maggio 2017

La Regione dovrà sborsare altri 425mila euro circa più interessi per i lavori di restauro della Torre dei Balivi che oggi ospita il Conservatorio regionale. Nel novembre scorso la Corte di Appello di Torino ha accolto il ricorso presentato dall’impresa Carlo Agnese di La Spezia contro la sentenza del Tribunale di Aosta.

L’impresa, che si era aggiudicata i lavori nel 2002 per un importo, al netto del ribasso d’asta del 12,96% di 3.634.514 euro aveva chiesto inizialmente all’Amministrazione regionale il riconoscimento di sovrapprezzi nonché di maggiori oneri per 3.452.140 euro per “l’impossibilità di rispettare i tempi di esecuzione previsti a causa della iniziale indisponibilità delle aree, delle difficoltà esecutive degli scavi, dei sondaggi e dei saggi stratigrafici dipendenti da ritrovamenti murari di notevole entità non previsti progettualmente e da una situazione geologica diversa da quella prospettata, oltre a carenze progettuali che l’attrice riteneva essere imputabili alla Regione”.

Richieste rigettate dall’Amministrazione regionale e che portarono quindi l’impresa a rivolgersi al Tribunale di Aosta chiedendo il riconoscimento di 1,2 milioni di euro. Nel 2010 arrivò la sentenza di primo grado che condannò l’amministrazione regionale al pagamento all’impresa di 176mila euro più interessi. Soldi ritenuti non sufficienti dall’impresa che, quindi, si rivolse alla Corte d’Appello di Torino vedendosi riconoscere altri 218mila euro oltre rivalutazione monetaria ed interessi e alle metà delle spese di giudizio entrambi i gradi di giudizio, 31mila euro circa.

A mettere l’ultima parola sulla querelle sarà ora la Corte di Cassazione a cui la Regione ha deciso di presentare ricorso affidando la difesa all’avvocato Gianni Maria Saracco.

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