Truffe: valdostana raggirata da un finto acquirente arabo dilapida 120mila euro
Ha perso 120mila euro, a fronte di una promessa di acquisto di un immobile che avrebbe dovuto fruttarle circa un milione e mezzo di euro. Una truffa, quella ai danni di una valdostana 60enne residente in Bassa Valle, sulla quale le indagini sono ancora in corso e che questa mattina, a margine della conferenza stampa dei Carabinieri di Aosta sui risultati operativi degli ultimi 12 mesi, è servita per spiegare l'importanza della collaborazione tra cittadini, ruoli e Forze dell'Ordine.
“Un sedicente arabo – ha spiegato il Tenente Colonnello dell'Arma Emanuele Caminada – ha contattato questa signora per comprare un immobile da lei messo in vendita, spiegando la decisione di volersi trasferire in Valle con la famiglia”.
Un contatto via mail, in un inglese stentato, ed una proposta di acquisto esorbitante – l'offerta sul piatto della signora, per la villetta, era di circa un milione e mezzo di euro – ma bastava scollinare un 'piccolo' problema: “L'uomo – prosegue Caminada – ha spiegato alla signora che possedeva un grande patrimonio ma bloccato dallo Stato, e per liberare la somma gli servivano dei soldi per avviare le pratiche”.
Da lì due anni e mezzo di 'stillicidio', di soldi versati su conti intestati in Russia, in Romania ed in Italia attraverso piccoli bonifici tra i 500 ed i 1200 euro circa l'uno, fino ad arrivare ai 120mila euro di patrimonio dilapidati dalla signora. Ed è qui che i Carabinieri invocano l'aiuto e l'attenzione non solo dei cittadini ma anche delle banche: “La signora – chiude Caminada – si è presentata spontaneamente in caserma. Il funzionario bancario, però, avrebbe dovuto contattarla quando ha visto tutti quei bonifici indirizzati all'estero e non solo quando il conto è andato in 'rosso'”.