Udienza corruzione, Fosson: “Non era obbligatorio oggi” costituirsi parte civile
“So che non era obbligatorio oggi”. È la risposta del Presidente della Giunta Antonio Fosson, avvicinato in una pausa dei lavori del Consiglio Valle del pomeriggio di oggi, mercoledì 19 dicembre, alla richiesta di spiegare la mancata costituzione della Regione, al momento, quale parte civile nell’udienza preliminare su ipotesi di reato legate ad un presunto giro di corruzione in società partecipate regionali, iniziata stamane al Tribunale di Aosta.
Alla domanda se l’affermazione andasse interpretata come il riservarsi di procedere in una prossima udienza, il Capo del Governo regionale (è all’Esecutivo che compete deliberare il mandato all’avvocatura regionale di rappresentare l’ente in giudizio, o l’incarico ad un altro legale a farlo) ha ribattuto: “Non ho detto questo”, aggiungendo fermo di non aver “studiato la questione” e di non volerla commentare.
La Regione avrebbe titolo ad essere parte civile (di far quindi valere una richiesta di risarcimento o restituzione) giacché, nella tesi inquirente, sarebbe stata danneggiata dalle condotte contestate ad alcuni dei sette imputati. Gli addebiti per Augusto Rollandin e Gabriele Accornero sono infatti legati alle rispettive funzioni – all’epoca dei fatti – di presidente della Regione e di consigliere delegato del Forte di Bard (di proprietà dell’amministrazione). La Procura contesta ai due, assieme all’imprenditore alimentare Gerardo Cuomo, l’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione continuata per plurimi atti contrari ai doveri d’ufficio.
A quanto si è appreso, la Regione non ha interloquito con la Procura (essendo parte lesa avrebbe avuto alcune facoltà in merito) nemmeno nella fase di indagini preliminari. I precedenti, da parte dell’amministrazione di piazza Deffeyes, non tracciano una condotta netta su questo versante. La costituzione era avvenuta nel processo sui finanziamenti al Casinò (chiusosi lo scorso novembre, con le assoluzioni degli amministratori imputati, Mauro Baccega e Augusto Rollandin), mentre non era stata percorsa nel procedimento contro l’allora assessore alle finanze Ego Perron (condannato nel novembre 2017 a tre anni, per induzione indebita a dare o promettere utilità, relativamente al trasferimento della filiale di Fénis della BCC Valdostana).