Una guardia giurata rapina la commessa di una tabaccheria. Un ragazzo la soccorre e viene picchiato

29 Gennaio 2010

Le urla disperate di una donna, vittima di una rapina, hanno attirato l'attenzione di un passante, Dimitri Yuri, 37 anni cittadino russo residente ad Aosta. L'uomo per cercare di aiutarla è finito in ospedale con una prognosi di quindici giorni.

In manette è finita una guardia giurata, Giampaolo Romano, 40 anni, di Charvensod. L'uomo è accusato di concorso in rapina.

Ieri sera, giovedì 28 gennaio, verso le 20, la commessa della tabaccheria di Pont Suaz, Anne Mary Bonadé stava tornando a casa, quando è stata borseggiata da due uomini.

«Avevamo appena chiuso il negozio – racconta la donna – quando sono andata a prendere la macchina nel parcheggio vicino alla pizzeria Millenium. Ho messo la borsa sul sedile, a quel punto un uomo ha aperto la portiere, ha disinserito le chiavi dal quadro e ha preso la borsa. In un primo momento ho pensato che volesse rubarmi l'auto. A quel punto è comparso anche un secondo uomo. Mi sono messa a urlare, e ho inseguito i malviventi. Pochi istanti dopo, è arrivato un ragazzo in mio soccorso. E' riuscito a fermare uno dei due uomini, che lo ha colpito più volte, con il calcio della pistola, alla testa. Poi, sono arrivati anche altri due ragazzi, (due finanzieri che stavano andando a cena). Il rapinatore è stato fermato, e in quel momento, quando gli ho tolto il cappuccio della felpa l'ho riconosciuto. Era un nostro cliente. Veniva a comprare le sigarette. Solo questa mattina ho realizzato quello che è successo».

Pochi istanti dopo, sono arrivati i carabinieri del radiomobile, allertati del 118 che era già arrivato sul posto per prestare soccorso a Dimitri Yuri. L'uomo ne avrà per 15 giorni.

La guardia giurata è stata subito arrestata. Del complice ancora nessuna traccia. In mattinata è stata ritrovato il portafoglio della donna, con dentro i documenti e i soldi, 30 euro.

«Probabilmente pensavano che avessi l'incasso – continua la commessa – invece avevo solo pochi euro. L'unica cosa che mi preme è ringraziare quell'uomo che è subito corso in mio soccorso e che ha avuto la peggio. E' stato brutalmente picchiato per aiutarmi. E non posso fare altro che ringraziarlo».

Ora, le indagini proseguono per risalire al complice.

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