Venerdì a Challand-Saint-Anselme i funerali di Dario Tomellini, una delle 4 vittime del Bianco

21 Gennaio 2009

Si svolgeranno venerdì 23 gennaio, alle ore 10 a Challand-Saint-Anselme, i funerali di Dario Tomellini, 32 anni, morto sabato scorso sul massiccio del Monte Bianco. L'alpinista era assieme a tre compagni, quando per cause ancora al vaglio della magistratura francese, è precipitato nel vuoto per oltre 1000 metri.

Assieme a lui hanno perso la vita anche Antonio Carnino di Torino; Stefano Tabacco, 37 anni di San Mauro Canavese e e Gianluca Molino, 43 anni residente nella provincia di Torino.
I quattro alpinisti stavano scendendo in cordata lungo il versante nord occidentale dell'Aiguille du Midi, a 3841 metri di quota, dopo aver tentato una scalata, senza però portarla a termine, quando sono precipitati nel vuoto per oltre mille metri. 



L'incidente è avvenuto nel 'Couloir de la Passerelle', che si trova tra le due punte dell'Aiguille du Midi, a 3.600 metri di quota.
 L'allarme era scattato verso le 22 di sabato 18, quando i quattro alpinisti erano stati avvistati dal personale in servizio alla stazione della funivia dell'Aiguille du Midi. Ma pochi minuti dopo la tragedia. 


Gli operai della società di risalita hanno notato le luci delle pile frontali proprio sulla parete, e hanno capito che qualcosa non andava. Sono riusciti a contattare a voce gli alpinisti, che hanno sostenuto di essere in difficoltà. Immediatamente è stato allertato il "Peloton specialist haute montagne" della gendarmeria di Chamonix. I soccorsi sono partiti subito, le guide sono salite in funivia, ma al loro arrivo sulla parete non si vedevano più le luci. Nel canalone hanno trovato solo il materiale degli alpinisti e le piccozze. Hanno subito capito che i quattro erano precipitati, ma era impossibile recuperare le salme. Solo all'alba di domencia mattina, i quattro corpi senza vita sono stati recuperati sul ghiaccio dei Bossons e portati a Chamonix.

Dario Tomellini, nativo di Chieri, da alcuni anni viveva a Challand-Saint-Anselme, dove aveva preso la residenza. Infatti, fin da ragazzino era solito trascorrere le vancanze di natale in paese, a casa della nonna. Il giovane lavorava ad Ivrea, presso una ditta informatica. La montagna era la sua grande passione: dall'alpinismo, alle escursioni, passando per le scalate di ghiaccio. Tra i quattro alpinisti era sicuramente il più esperto, 148 le cime che aveva raggiunto. Tominelli adorava, oltre alla montagna, viaggiare e scrivere poesie.

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