Week-end intenso per la Polizia al tunnel del Bianco: sette arresti tra venerdì e ieri

19 Marzo 2018

Week-end intenso per i poliziotti in servizio al Traforo del Monte Bianco. In una massiccia serie di controlli dei mezzi diretti in Francia sono finite in manette – da venerdì 16 a ieri, domenica 18 marzo – sei persone, con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Si tratta di quattro tunisini (di 25, 26, 27 e 37 anni) e di due egiziani (29 e 39), tutti attualmente in cella al carcere di Brissogne.

A bordo di quattro vetture, tutte sequestrate, assieme a varie somme di denaro rinvenute durante le perquisizioni eseguite contestualmente ai fermi, stavano trasportando quattordici stranieri, di varie nazionalità africane ed asiatiche. Fra questi, anche cinque minorenni non accompagnati che – fanno sapere dalla Questura – “dopo accertamenti sanitari sono stati ricoverati in idonee strutture di accoglienza”.

In tutto, nel fine settimana, gli agenti della Polizia di Frontiera, comandati dal vicequestore Alessandro Zanzi, hanno controllato 132 persone, di cui 65 straniere, a bordo di venti veicoli. Gli accertamenti continuano ora sia sulle posizioni dei singoli trasportati, sia – considerando i sei arresti in un solo fine settimana come un numero elevato per la realtà del traforo – sull'esistenza di eventuali connessioni tra i singoli episodi di trasporto illegittimo individuati dagli agenti. Il fascicolo è assegnato al pubblico ministero Eugenia Menichetti.

Sempre nell'arco dei tre giorni, gli agenti della piattaforma italiana del Tunnel hanno operato un altro arresto. Ad essere fermato è stato un 27enne del Mali, che è risultato colpito da un ordine di cattura della Procura di Genova: deve scontare ancora 8 mesi e 7 giorni, per una condanna conseguente a reati legati agli stupefacenti.

Infine, una 24enne originaria della Costa d'Avorio è stata denunciata a piede libero per sostituzione di persona. Agli agenti ha esibito una carta d'identità francese originale, ma intestata ad un'altra persona, molto somigliante a lei. Uno stratagemma che non è sfuggito ai poliziotti, pronti nel vanificare il risultato auspicato dalla donna in viaggio.

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