Al Forte di Bard, Alphonse Mucha come non si è mai visto in Italia
Più di duecento opere di Alphonse Mucha saranno in mostra da domani e fino al 21 novembre al Forte di Bard. La mostra “Alphonse Mucha: modernista e visionario”, la più grande esposizione delle opere dell’artista ceco in Italia, verrà inaugurata domani, mercoledì 28 luglio alle ore 18 al Forte di Bard.
A curare l’esposizione che cade nel centocinquantesimo anniversario della nascita dell’artista è stata Tomoko Sato, unica studiosa ufficiale della collezione per la Fondazione Mucha in collaborazione con l’Associazione Forte di Bard e la Fondazione Mucha.
Il percorso espositivo suddiviso in tre sezioni presenta manifesti, libri, disegni, sculture, oli e acquerelli, oltre a fotografie, gioielli e opere decorative che delineano la personalità di Mucha, uno dei rappresentanti più illustri dell’Art Nouveau.
Nelle Cantine del Forte saranno esposte 70 fotografie, tra autoritratti, ritratti, città e paesaggi mentre il clou della produzione artistica di Mucha sarà presente nelle sale delle Cannoniere. Il percorso si apre con l’incontro di Mucha con Sarah Bernhardt, la “Divina” del teatro francese, e con l’analisi degli esiti che questo incontro ha avuto sulla sua carriera e sulla sua arte. Segue la produzione pubblicitaria di Mucha con le due versioni del manifesto Job (1896 e 1898), Monaco-Monte Carlo (1897) – espressioni di pubblicità turistica, e Cycles Perfecta (1902) – pubblicità di biciclette. Viene esposto, inoltre, Savon Mucha (1906) un paravento in miniatura che pubblicizza la produzione di saponi di un’azienda americana: uno dei primissimi esempi dell’utilizzo di una celebrità per la promozione di un marchio. Nella terza sala si possono ammirare diversi tipi di pannelli decorativi, tra cui Zodiac (1896), The Season (1896) e The Flowers (1898) mentre nella quarta sala l’attenzione è spostata al linguaggio visivo e la base per la teoria e filosofia artistica di Mucha. Infine le due ultime sale dell’esposizione sono esposti esempi del contributo di Mucha all’Esposizione di Parigi del 1900 e mostrano i disegni a pastello, che esprimono la risposta emozionale di Mucha al lato scuro della natura umana e del mondo metafisico.
L’esposizione si chiude con la sezione presso le sale del Corpo di Guardia dedicata all’Epopea Slava che presenta una ventina di tele realizzate fra il 1911 e il 1928 tra cui la più importante,The Slav Epic (1911-28).
“Il Forte di Bard porta per la prima volta in Italia più di duecento opere dell’inventore dell’Art Nouveau in un percorso che si sviluppa su 800 metri quadrati di superfici espositive – spiega il Presidente dell’Associazione Forte di Bard, Augusto Rollandin – Gli olii, le stampe, le litografie, le foto e gli oggetti testimoniano la fecondità espressiva del maestro, la modernità del suo tratto e l’originalità del soggetto”.
La mostra può essere visitata fino al 21 novembre tutti i giorni dalle 10 alle 19.30.