Al via il Festival AnimaTerrae, due weekend alla scoperta di Châtillon, Chambave, Pontey e Saint-Denis

05 Settembre 2023

“Non si tratta tanto di un’operazione di valorizzazione del territorio, come se questi luoghi non avessero già un valore in sé. Si tratta piuttosto di entrare in contatto con alcuni valori e presenze del nostro territorio che sono misconosciuti o laterali rispetto alle grandi destinazioni e agli obiettivi turistici più tradizionali”. Così Enrico Montrosset, direttore artistico del Festival AnimaTerrae, ha presentato le performance che accompagneranno i visitatori lungo otto tappe in altrettanti luoghi significativi della media Valle. Il progetto è frutto del lavoro condiviso tra il Consorzio Saint-Vincent Turismo e i Comuni di Châtillon, Pontey e Saint-Denis, l’Istituto scolastico Prosper Duc e l’Associazione La Gare. 

Conferenza stampa Festival AnimaTerrae

Duplice l’obiettivo di questa prima edizione del Festival: favorire il riconoscimento delle ricchezze di questo territorio come polo di attrazione turistica e promuovere un impatto positivo in termini di benessere culturale, economico e occupazionale delle comunità che vi abitano. “I nostri territori stanno vivendo una progressiva riduzione della popolazione che raggiunge punte anche del 12%. La sfida è quella di intraprendere iniziative che possano rendere i nostri paesi più attraenti non soltanto per i nostri cittadini ma anche per le persone che avranno il piacere di soggiornare per periodi corti o lunghi in questi territori”, spiega il sindaco di Châtillon Camillo Dujany, in rappresentanza anche delle altre amministrazioni. 

Camillo Dujany

Gli eventi del Festival sono inseriti nel programma “Plaisirs de Culture 2023”. Per rispettarne il tema di quest’anno, dedicato al Patrimonio culturale vivente, AnimaTerrae propone una narrazione teatrale che trova l’ispirazione nelle leggende e nelle storie di chi ha vissuto nelle otto tappe individuate lungo la via Francigena. Le mete comprendono a Châtillon i tre ponti storici del borgo, le cave di marmo e il castello Gamba; a Pontey la via delle Macine e la tomba di Proley; a Saint-Denis i boschi in Loc. Lavesé e il Ru Marseiller. Ad ogni tappa le attrici Enrica Cortese, Alexine Dayné, Paola Zaramella e l’attore Andrea Damarco interpreteranno ciò che il luogo evoca per regalare ai visitatori un’esperienza che ricalchi l’anima delle comunità di ieri e di oggi. “Il nostro obiettivo era di costruire un racconto attorno a questi luoghi fantastici di cui la nostra regione è fortunatamente ricca”, spiega Montrosset. “Intorno ad essi ci sono tante storie che si possono raccontare, esiste un patrimonio immateriale delle comunità che abbiamo avuto il piacere di raccogliere e che ha fatto da detonatore emotivo per i quattro attori, che hanno potuto guardare a questi luoghi attraverso occhi diversi. Durante gli appuntamenti, della durata di circa 30 minuti ciascuno, saranno inoltre realizzati dei podcast che costituiranno un piccolo archivio del Festival, disponibile sul sito”. 

Enrico Montrosset

A fare da capofila del progetto è il Consorzio Saint-Vincent Turismo che “soprattutto negli ultimi anni – interviene Cristina Rore, vice-presidente – si è impegnato in un’importante azione di rilancio della destinazione”. Il costo totale del progetto, che si concluderà a dicembre 2023, è di 94 000 euro, di cui il 28% è stato finanziato dai partner, e il 72% dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, di cui AnimaTerrae è uno dei due progetti valdostani ad aver vinto il bando “Territori in luce”.

Rore ha anche ricordato l’attenzione particolare posta dai partner all’incremento dell’occupazione di giovani residenti: nel team lavorano infatti 7 persone under 35, che, secondo la vice-presidente, “si sono rivelate una grandissima scoperta e sono state uno stimolo per credere ancora di più in questo territorio”. A essere coinvolti nel Festival saranno anche studenti e studentesse dell’Istituzione Scolastica Prosper Duc, con l’obiettivo di rendere la scuola un “polo nevralgico della comunità”, come ha lasciato scritto la dirigente Maria Giovanna Bonvicini, assente alla conferenza stampa per impegni di lavoro.

Cristina Rore

Gli appuntamenti del Festival sono distribuiti nei due fine settimana secondo il seguente calendario: 

Paola Zaramella

Gli eventi sono gratuiti ed aperti a tutti fino ad esaurimento posti per un massimo di 40 persone (sono esclusi dal conteggio i minori di 14 anni). I partecipanti potranno godere di un ingresso omaggio per sé e per la propria famiglia al Castello di Cly e al Castello di Ussel da usufruire entro il 30 settembre, e della scontistica del 10% su tutte le strutture ricettive convenzionate con il Consorzio Saint-Vincent Turismo nei giorni del Festival.
Per partecipare è obbligatoria la prenotazione da effettuare inviando una mail all’indirizzo prenotazioni@animaterraevda.com. Si consiglia un abbigliamento comodo e adatto alle escursioni. Gli eventi sono confermati anche in caso di pioggia.

Oltre alle 8 visite teatrali, altrettanti eventi collaterali, tra workshop, conferenze e laboratori, sono in programma nei due fine settimana di settembre, alcuni dei quali sono già stati anticipati. Gli eventi collaterali: 

Il Festival prosegue fino a dicembre: a tutti i cittadini, in modo particolare agli operatori economici e turistici, sarà offerta da qui dicembre l’opportunità di prendere parte a conferenze e workshop su argomenti di cultura, benessere, sport e green economy, implementando dunque le possibilità di formazione da qui a dicembre.

Per maggiori informazioni: Instagram: animaterrae_vda / Facebook: AnimaTerrae / Sito web: www.animaterraevda.com

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