Tradizione e innovazione si incontrano alla Foire d’été 2023

05 Agosto 2023

L’artigianato valdostano di tradizione si è messo in mostra durante l’intera giornata di oggi animando le vie del centro aostano con creazioni, forme, storie e colori. Sono stati 429  gli artigiani, con il legno come simbolo e materia antonomasica, della Foire d’été giunta alla sua 54 edizione, ma anche ceramiche, tessuti, pietre, lavorazioni in pelle, in cuoio e in ferro battuto.

Per locali e turisti un’occasione per immergersi nella modulazione artistica della materia, per scoprire donne e uomini di tutte le età accomunati dal rapporto con la creazione di oggetti simbolo della storia e della cultura valdostana, per partecipare all’incontro tra tradizione e innovazione rappresentato dalla presenza di chi ha contribuito a scrivere la storia della fiera e da chi si appresta a immaginarne il futuro.

Esordi, radici e condivisione

A esordire quest’anno alla foire d’été, c’è Sophie Tussidor, venticinquenne di Morgex che espone insieme alla mamma Veruska Fosseret oggetti in pelle e in cuoio: “È una bellissima esperienza essere tra artigiani che creano con le mani da tantissimo tempo. Quattro anni fa mi sono iscritta con mia mamma a un corso regionale di lavorazione organizzato dalla Biblioteca di Pré-Saint-Didier: abbiamo scoperto una nuova passione ed è stato bello condividerla insieme. Oggi abbiamo avuto la soddisfazione di vendere alcuni nostri lavori e ricevere apprezzamenti.”

Sophie Tussidor Foto Sara Colombini

Come racconta l’intagliatore e tornitore su legno e pietra Roberto Zavattaro di Fénis, la fiera è un momento di condivisione delle radici e delle storie familiari: “Vengo da una famiglia di fornitori in legno: sono cresciuto tra i trucioli in legno. Ho cominciato aiutando lo zio e poi facendo un corso di intaglio su legno. Oggi ho portato i miei coltelli: la giornata è molto bella, c’è tanta gente, forse ancora più dell’anno scorso”.

Roberto Zavattaro – Foto Sara Colombini

Un appuntamento che può essere anche circostanza per ripensare le proprie creazioni e presentarne di nuove: “Quest’anno ho organizzato il banchetto dalla tradizione, e dunque dai galletti e le cornailes, all’innovazione, introducendo gnomi e pesci, che non per forza fanno parte della Valle. Sono contento di aver venduto anche oggi qualche copia del mio libro” ha detto Francesco Di Vito di Aosta.

Francesco Di Vito Foto Sara Colombini

La fiera, dopotutto e soprattutto, è anche occasione per condividere una passione in comune, come dimostrano le bancarelle adiacenti di Soccorsa Milione con i fiori in legno e di Pietro Carlomagno con oggetti in ferro battuto: “Mia moglie ha sempre fatto la sarta, io il fabbro. Ho cominciato la fiera nel ’95: all’inizio mi accompagnava semplicemente aiutandomi, poi ha cominciato a realizzare anche lei degli oggetti e da allora esponiamo l’uno accanto all’altra”.

Soccorsa Milione e Pietro CarloMagno Foto Sara Colombini

 Le tradizioni che resistono al tempo

 La fiera, poi, è anche il sedimentarsi degli anni, delle tradizioni e dell’esperienza. Uno dei nomi che meglio lo rappresenta è Livio Charbonnier di Aosta, che da oltre sessant’anni espone i propri oggetti in legno per la casa durante le estati e gli inverni valdostani: “Faccio tutto a mano con legno antico di noce. Amo le vecchie tradizioni e in vecchi modelli, mi piacciono le cose che rimangono nel tempo. Ho iniziato a venire in fiera nel ’65: sono quasi 70 anni che non manco un anno, sia in estate sia in inverno, e mi fa sempre piacere vedere dei collezionisti dei miei pezzi”.

Livio Charbonnier Foto Sara Colombini

Quasi mezzo secolo di esperienza anche per Guido Diemoz di Aosta: “Ho cominciato nel ’76 a scolpire e l’ho fatto a tempo pieno fino all’85. Ho lasciato per una ventina d’anni e, quando sono andato in pensione nel 2005, ho voluto vedere a che punto fossi. All’inizio è stata dura: adesso sono di nuovo vent’anni che sono presente in fiera. Oggi ho portato alcuni dei miei lavori più piccoli, come ‘L’attesa’ e ‘La fienagione’. Sono momenti che ho vissuto da bambino e ragazzino e che ora cerco di trasmettere”.

Guido Diemoz Foto Sara Colombini

Esserci come testimonianza di presenza

Parole più ironiche arrivano invece dall’appello ai valdostani lanciato dall’artista di Aosta Bobo Pernettaz: “Oggi non ho venduto un pezzo: è comunque importante partecipare per i valdostani, che forse si ricorderanno della mia esistenza e mi premieranno venendomi a trovare nel mio laboratorio. La presenza in fiera è fondamentale e sono contento di aver ricevuto complimenti per l’unione tra visivo e parole che propongo nelle mie creazioni”.

Bobo Pernettaz Foto Sara Colombini

 Importante la partecipazione anche per Loredana Vetticoz di Aosta, che realizza cestini in legno:Ho venduto solo un pezzo. Il mio settore è in difficoltà perché, a meno che non piaccia, non è necessario: magari può colpire per la graziosità di qualche dettaglio. Questo non incide comunque su quello che faccio, che per me rimane un hobby piacevole”.

Loredana Vetticoz Foto Sara Colombini 

Unicità, colori e tradizione

Ad attrarre i passanti, sono stati soprattutto la presenza della tradizione, dei colore e dell’unicità dei pezzi. Nicole Voulaz, trentaduenne di Quart che ha ereditato la passione della cucitura dal padre e che espone già da qualche anno oggetti in cuoio ha detto: “Al mio banco sono arrivati moltissimi bambini, attratti soprattutto dai diversi colori delle calamite, delle agende, dei portachiavi e dei segnalibri”.

Nicole Voulaz Foto Sara Colombini

Gli emiliani Carla e Rocco hanno invece comprato un gallo al banco di Marina Falletti: “Ho scelto questo gallo come regalo perché è un pezzo unico – dice lei – Mi piacciono le cose irripetibili: questa artista farà tanti galli perché sono un simbolo valdostano, ma apprezzo di poterne scegliere e regalare uno ineguagliabile”.

La Foire d’été ha preso il via, buono l’afflusso del pubblico

Il sole e una temperatura gradevole accompagnano le prime ore di apertura della 54ª Foire d’été, la sorella minore della Fiera di Sant’Orso, che ha preso il via ufficialmente alle ore 10 con un messaggio di benvenuto dell’Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile Luigi Bertschy. La cerimonia ha visto anche la benedizione di don Fabio Brédy, la presenza del Presidente della Regione Renzo Testolin e l’esibizione della banda municipale di Aosta.

Buono l’afflusso di turisti e valdostani che si stanno aggirando tra i numerosi stand distribuiti lungo tutta la via centrale del capoluogo ammirando e acquistando prodotti di artigianato tipico e non che spaziano dal legno al ferro battuto, dalla pelle e dal cuoio alla lana e ai tessuti; oltre ad attrezzi agricoli e mobili, saranno esposti sculture e oggetti torniti o intagliati, costumi e sabot, fiori in legno e giocattoli, ceramiche e complementi di arredo, accanto a eccellenze quali le chanvre di Champorcher, le dentelles di Cogne e i drap di Valgrisenche. La manifestazione proseguirà fino alle 20.30

Ad esporre le loro opere in questa edizione sono 429 artigiani, di cui 305 del settore tradizionale e 124 del settore non tradizionale. Per l’occasione, potrà essere visitato anche l’Atelier des Métiers nella tensostruttura in piazza Chanoux.

Quest’ultimo, che ha aperto i battenti lo scorso 3 agosto, facendo come ogni anno da “lancio” della Foire, resterà aperto, anch’esso dalle 10 alle 20.30, sino a tutta domenica 6. E’ dedicato alle imprese e ai maestri artigiani – 42, in tutto, in questa edizione – che hanno fatto della produzione artistica la loro professione. L’iniziativa è dedicata all’esposizione di pezzi relativi a vari settori dell’artigianato: mobili, tessuti, sculture, oggettistica.

 

L’Atelier des Metiers

di Massimiliano Riccio

L’artigianato valdostano protagonista nel cuore di Aosta

Hanno preso il via sabato 22 luglio, con l’apertura della 70esima Mostra Concorso, le manifestazioni estive dell’artigianato valdostano. Alle ore 9 in piazza Chanoux l’inaugurazione dell’appuntamento e l’annuncio dei vincitori dell’appuntamento.

La a giuria designata dall’amministrazione regionale, composta da Enrico Tognan (in qualità di Presidente), Giuseppe Gabriele Rivolin (esperto di storia della Valle d’Aosta), Susanna Belley (esperto in ambito etnografico), Corrado Letey (rappresentante IVAT) e da un esperto di ogni categoria di produzione, ha assegnato i premi ai partecipanti della 70ª Mostra-Concorso dell’artigianato valdostano di tradizione.

Tutti i premiati

Attrezzi e oggetti per l’agricoltura – con il tema : Sedile per mungitore a una gamba
1° premio Romano Hugonin; 2° premio Marino Desaymonet; 3° premio Enrico Chenal

Ceramica – con il tema : Canti e folklore in Valle d’Aosta
1° premio Silvia Fiore

Chanvre di Champorcher – con il tema : Cuscino per le fedi
1° premio Enrica Janin, 2° premio LOU DZEUT Soc. Coop. – Laura Bosonin- Silvana Maccio’ e Menzione Felicina Colliard

Costruzioni in miniatura – con il tema : Piccolo villaggio di montagna valdostano
1° premio Elmo Stevenin

Dentelles di cogne – con il tema : Tovagliolo quadrato per offertorio durante la Messa
1° premio Lea Berard; 2° premio Enrica Janin

Drap di Valgrisenche – con il tema : Copertina per culla da neonato
1° premio LES TISSERANDS Soc. Coop. – Aslik ALOYAN: 2° premio LES TISSERANDS Soc. Coop. – Aslik ALOYAN- Luana USEL e MENZIONE LES TISSERANDS Soc. Coop – Luana USEL

Fiori in legno– con il tema : Aster Alpinus
1° premio Rachele Abram

Giocattoli – con il tema : Funivia
1° premio Paolo Paris: 2° premio Franco Armand e 3° premio Stefano Borettaz

Intaglio decorativo – con il tema : Tzaroppa (cuscino appoggia testa)
1° premio Liliano Savoye: 2° premio Roberto Zavattaro e 3° premio Claudio Anzeloni

Lavorazioni in ferro battuto – con il tema : Segnavento
1° premio Associazione EN-FER e 2° premio Mario Boggia

Lavorazioni in pelle e cuoio – con il tema : Portafoglio da donna
1° premio Martina Domaine, 2° premio Agostina Perrone e 3°premio Minel di Anna Maria Malavolti

Mobili – con il tema : Culla per neonato
1° premio Massimo Clerin e 2° premio Falegnameria Concetto Legno di Flavio Chapellu

Oggetti in vannerie – con il tema : Cesto con coperchio per la raccolta funghi
1° premio Manuel Giovinazzo; 2° premio Nella Pardi e 3° premio Josefa Carrera Y Alfonso

Oggetti torniti – con il tema : Filarello
1° premio Roberto Zavattaro; 2° premio Sandro Cattaneo e 3° premio Rudy Mehr

Oro – con il tema : Canti e folklore in Valle d’Aosta
1° premio Laura Giuffre’

Pietra locale – con il tema : Pipa con supporto
1° premio Le Bois qui Tourne di Alessandro Podda; 2° premio Cesare Bottan

Rame– Paiolo per polenta
1°premio Andrea Guglielmetti

Sculture – con il tema : Canti e folklore in Valle d’Aosta

bassorilievo:
1° premio Gianfranco Anzola; 2°premio Marco Joly; 3°premio Stefano Stranges

tuttotondo:

1° premio Siro Vierin; 2°premio Giorgio Giuseppe Perin Riz; 3°premio Ex-aequo Peter Trojer – Ezio Dejanaz

Manufatti alternativi – con il tema : Canti e folklore in Valle d’Aosta
1°premio Ex-aequo Domus Picta di Biagiotti Sonia – Jonatha Gerbore

Vetro – con il tema : Canti e folklore in Valle d’Aosta
1° premio Comanufatto di Corinne Pellissier

Zoccoli
Premio di partecipazione Simone Fabbri

Svelata la scultura di San Francesco di Giangiuseppe Barmasse

70esima Mostra Concorso

Sempre questa mattina è stata svelata per la prima volta la scultura di San Francesco realizzata da Giangiuseppe Barmasse.

La statua a tutto tondo, in legno di noce, dell’altezza di 98 cm, raffigura San Francesco con accanto il lupo di Gubbio e sarà donata il 3 ottobre dal Consiglio Valle al Padre Custode della Porziuncola della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi, durante la celebrazione di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, che avrà come ospite la Valle d’Aosta.

L’opera è stata realizzata nell’ambito della terza edizione dell’iniziativa promossa dall’Assessorato regionale dello sviluppo economico, formazione e lavoro che assegna, con finalità pubbliche, dei premi-acquisto a opere di artigianato di tradizione che costituiscano rappresentazioni artistiche uniche. Quest’anno erano cinque i premi in concorso, di cui due raffiguranti San Francesco e tre San Bernardo. Il primo premio è stato aggiudicato all’artigiano Giangiuseppe Barmasse.

“I premi-acquisto – commenta l’Assessore Luigi Bertschy – costituiscono un’ulteriore modalità di promozione dell’artigianato valdostano di tradizione: l’acquisizione di un nucleo di opere da parte della Regione non arricchisce soltanto il patrimonio regionale, ma offre anche l’opportunità di valorizzarlo con iniziative come quella appunto delle celebrazioni di San Francesco”

“Siamo lieti di donare questa opera di Barmasse al Padre Custode della Porziuncola – aggiunge il Presidente Alberto Bertin -: un’opera che richiama uno degli episodi più famosi della vita di San Francesco, ossia l’addomesticamento del lupo di Gubbio e la sua riconciliazione con gli abitanti della città, evidenziando la bontà e la carità del Santo nonché la sua capacità di entrare in sintonia con la natura.”

Alla Foire d’été 2023 l’artigianato incontra il design

di Massimiliano Riccio

Nuove forme, antichi saperi. Tradizione e modernità s’incontreranno venerdì 28 luglio 2023, alle ore 17, al Salone ducale del Comune di Aosta, grazie all’evento che vedrà protagonisti artigiani e designer internazionali. E’ questa la grande novità che spicca all’interno dell’ampio programma di manifestazioni estive di promozione dell’artigianato di tradizione, in programma nel centro storico di Aosta tra il 22 di luglio e il 6 di agosto. A aprire le danze, come abitudine, sarà la 70° Mostra concorso, dal 22 al 30 luglio, presso il padiglione allestito in Piazza Chanoux. A seguire, spazio ai professionisti, dal 3 al 6 agosto, con L’Atelier des métiers. La 54a edizione della Foire d’été, infine, andrà in scena nelle vie della città sabato 5 agosto.

Foire d’été c

I numeri della Foire d’été (e non solo)

Sono in totale 429 gli artigiani nei settori tradizionale, equiparato (305) e non tradizionale (124), comprensivi dell’Atelier des Métiers, alla Foire d’été, che animeranno il centro storico del capoluogo regionale tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Le imprese e Maestri artigiani presenti all’Atelier des Métiers saranno invece 42.

In vista un accordo con la Fondazione Cologni

Alcuni designer affermati dello studio Stefano Boeri Interiors di Milano, quelli di Lorenzo Damiani Design Studio di Milano, dello studio Matteo Thun & Antonio Rodriguez di Milano, dello studio AMDL Circle di Michele De Lucchi di Milano, dello studio Zanellato/Bortotto di Treviso, accompagnati da Alberto Cavalli, Direttore generale della Fondazione Cologni di Milano, incontreranno gli artigiani valdostani di tradizione venerdì 28 luglio 2023, alle ore 17, al Salone ducale del Comune di Aosta. L’evento è aperto al pubblico.

“La nostra volontà – ha spiegato l’Assessore regionale Luigi Bertschy – è di proseguire nelle azioni di tutela e valorizzazione promuovendo l’unicità dell’artigianato valdostano anche al di fuori del territorio locale, dando maggiore rilievo alla grande manualità dei nostri artigiani e all’aspetto contenutistico che soggiace ai saperi artigianali. Grazie al confronto con professionalità che operano e conoscono il mondo dell’artigianato d’eccellenza e con designer che hanno elaborato progetti di analisi e rivisitazione di artigianati in differenti territori nazionali e non, ci si pone l’obiettivo di consentire agli artigiani locali un ulteriore sviluppo e un rinnovato sguardo – pur mantenendo la memoria identitaria e il rispetto delle conoscenze tecniche e creative – verso sperimentazioni progettuali, processi di trasformazione di forme e contenuti nuovi”.

I contatti intercorsi con la Fondazione Cologni dei Mestieri d’arte – istituzione privata non profit che promuove una serie di iniziative culturali, scientifiche e divulgative per la tutela e diffusione dei mestieri d’arte a livello nazionale e internazionale – nella veste del suo Direttore generale dott. Alberto Cavalli e presso la quale è attualmente distaccata Nurye Donatoni, direttrice artistica e conservatrice del MAV – hanno fatto prefigurare l’ipotesi di collaborazione tra la Regione e la Fondazione, per concretizzare in ulteriori attività l’obiettivo di una maggiore apertura verso l’esterno del mondo dell’artigianato valdostano di tradizione.

Foire Festival

22 luglio dalle ore 19.15
Alle radici dell’incontro: dialogo su culture in movimento con Ranzie Mensah e Maura Susanna
Festival “Aosta Città diffusa”, presentazione progetto “rumorosi passaggi” ideato dalla compagnia teatrale Palinodie in collaborazione con La Clé sur la Porte.
A seguire performance audio guidata. (Prenotazione obbligatoria su aostacittadiffusa.it)

23 luglio Ore 20.45 – 22.00
Esibizione del Coro La Vallée du Cervin

24 luglio Ore 20.45 – 22.30
Gemme di legno. L’enfance, sujet d’inspiration et âge primordiale de l’artisanat de tradition. Ospiti: la scultrice Sabina Marquet, Corinne Artaz e Beatrice Piazzi del MAV – Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione.

25 luglio Ore 20.45 – 22.00
Esibizione della Chorale de Valgrisenche

26 luglio Ore 20.45 – 22.30
Omaggio floreale. Petites histoires de fleurs à pétales (de bois)
Ospite: Eliana Berthod

27 luglio Ore 20.45 – 22.00
Esibizione del Coro Sant’Orso

28 luglio Ore 17.00 Salone ducale
Nuove forme, antichi saperi. Incontro tra artigiani di tradizione e designer internazionali.

29 luglio Ore 20.45 – 22.30
Tradizione e modernità, la Fiera di Sant’Orso ai tempi dei social media.
Ospiti: Aosta Sera, gli artigiani Enrico Massetto e Peter Trojer.

30 luglio Ore 20.45 – 22.00
Esibizione del Coro La Vie est Belle.


I manifesti

I manifesti della Foire d’été e della Fiera di Antey I manifesti sono stati realizzati dallo studio grafico Seghesio Grivon, di Aosta.

Per la Foire d’été è stato elaborato un disegno fatto di segni e simboli; quest’ultimi rappresentano l’universo figurativo dell’uomo di montagna che al tempo era un libro aperto fatto di elementi naturali quali il sole, i fiori e gli animali. Nel legno, attraverso l’utilizzo della sgorbia o di un coltello, queste forme, più o meno stilizzate, sono diventate decorazioni per gli oggetti di uso comune dei contadini. Questi segni sono inoltre per l’uomo di montagna il mezzo di trasmissione dei propri ricordi e sentimenti. L’obiettivo è quello di illustrare i ricordi in maniera non didascalica, attraverso una via concettuale ed evocativa in modo da poter raggiungere il vasto pubblico.

L’elemento grafico utilizzato per il manifesto della XXVIII Fiera di Antey, dedicata agli allievi dei corsi di artigianato di tradizione, è la fusione di due elementi: la “farfalla” e il “mazzuolo”, uno tra gli oggetti che caratterizzano maggiormente lo scultore. Queste due forme rappresentate graficamente con un segno nero, si fondono diventando un unicum. Natura e leggerezza sono il messaggio che si vuole trasmettere. L’artigiano sempre a stretto contatto con la materia utilizza gli attrezzi con la precisione e la libertà della natura.

Il ciondolo della 54a Foire d’été

Ogni anno nel corso della Foire d’été viene creato un simbolo che rappresenti in miniatura un oggetto della tradizione artigianale valdostana. Per il 2023, la cooperativa Les Tisserands ha realizzato un ciondolo in legno che riproduce un telaio. La scelta è nata dal desiderio di trovare un oggetto-simbolo che potesse identificare la realtà territoriale di Valgrisenche, da sempre legata alla tessitura della lana a telaio. I telai sono stati tessuti con trame multicolor, tutte diverse per metter ancor più in evidenza l’artigianalità e l’unicità che contraddistingue la tessitura a mano. Il ciondolo offre l’opportunità, a chi lo desidera, di provare e riprovare a tessere grazie alla navetta in legno realizzata, come la cornice, dall’azienda “Les Amis du bois”. La lana utilizzata sia per le trame che per il cordino è la pura lana autoctona rosset nelle sue diverse tipologie di filato, colore e spessore.

Giorgio Cornaz in mostra

Giorgio Cornaz è uno dei massimi esperti valdostani nel settore della vannerie, ultimo artigiano in Valle a eseguire una particolare tecnica di lavorazione: il “punto cucito”. La mostra a lui dedicata, “Il tempo infinito del fare”, è aperta fino al 30 Settembre 2023, dalle ore 14 alle ore 18, presso le sale espositive della Collegiata dei Santi Orso e Pietro, con ingresso gratuito.

Foire d’été

Geolocalizzazione dei banchi degli artigiani

La Struttura organizzativa Artigianato di tradizione, in collaborazione col Dipartimento innovazione ed agenda digitale e con l’ufficio cartografico, ha reso disponibile anche per la Foire d’été, il servizio digitale per la geolocalizzazione degli artigiani attraverso la realizzazione di una webapp cartografica che sfrutta le potenzialità tecnologiche del Sistema delle Conoscenze Territoriali (SCT) ed è integrata nel sito www.lasaintours.it.

Laboratori didattici per la Foire d’été

Sabato 5 agosto dalle 10 alle 18, in piazza Giovanni Paolo XXIII, il MAV-Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione propone dei mini laboratori di falegnameria didattica dedicati ai più piccoli insieme al Corpo Forestale Valdostano. Con l’attività “Dal bosco alla Foire” i piccoli visitatori della fiera imparano a conoscere il legno e lavorarlo “veri artigiani”. Dopo aver sperimentato il riconoscimento delle essenze lignee sotto la guida degli esperti dei forestali, i bambini si mettono alla prova nella Falegnameria Didattica del MAV. Su veri banchi da lavoro, con seghe, trapani e martelli, i bambini realizzano una piccola opera di artigianato da portare a casa a ricordo dell’esperienza. Attività gratuita rivolta ai bambini dai 3 ai 12 anni. Prenotazione obbligatoria in loco il giorno stesso dell’evento.

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