Anche una mostra dedicata a Botero nella nuova programmazione del Forte di Bard
Dal nudo alla natura morta, dal ritratto al dialogo con la storia dell’arte fino alla denuncia sociale e politica. I quadri e le sculture di Fernando Botero arrivano al Forte di Bard, protagonisti di una mostra che aprirà dal prossimo novembre al febbraio del 2026 nello spazio espositivo “Le Cannoniere” dell’Opera Carlo Alberto.
L’esposizione copre tutta la carriera dell’artista colombiano, dagli anni Quaranta del Novecento alle ultimissime opere, realizzate a Monaco tra il 2019 e il 2023, anno della sua morte. Sarà un’occasione per “scoprire alcune opere di gioventù ancora sconosciute al grande pubblico, di presentare il lavoro degli ultimi anni e di svelare diversi inediti provenienti dalla collezione dell’artista stesso”, si legge nel Programma operativo 2025, approvato lo scorso dicembre dall’Associazione Forte di Bard. Saranno presentati disegni, acquerelli e oli su tela, sculture di piccole e medie dimensioni. La mostra è organizzata da “24 Ore Cultura” con la collaborazione della Fondazione Botero, istituita dall’artista colombiano che ha come scopo essenziale la valorizzazione dell’arte e del lavoro e lo studio della sua figura nella vicenda artistica del XX secolo.
Sempre nello spazio espositivo “Le Cannoniere”, fino al prossimo 2 giugno sarò possibile visitare la mostra di Emilio Vedova, uno degli artisti più rappresentativi dell’Informale italiano, corrente artistica novecentesca basata sulla gestualità, la materia e il segno. Le opere di Vedova lasceranno il posto, da luglio ad ottobre, ad un’esposizione dedicata alla storia della street art dagli esordi ad oggi con le opere di alcuni tra i più importanti esponenti dell’urban art come Bansky, Abraham, Big Tato, Blu, Bordalo, C215, Chinagirl, Crash e Damiano Mengozzi.
Dopo la mostra dedicata allo stilista Gianfranco Ferré, visitabile fino al prossimo 9 marzo, torna nello spazio espositivo “Le Cantine”, sempre nell’Opera Carlo Alberto, l’ormai tradizionale appuntamento con Wildlife Photographers of the Year, in programma dal 21 marzo al 6 luglio. La mostra presenta un centinaio di fotografie naturalistiche del concorso indetto ogni anno dal Natural History Museum di Londra. Da luglio a novembre toccherà, invece, all’esposizione “Le origini del Manga. Da Hokusai al Manga moderno”.
Le montagne del fotografo e guida alpina Davide Camisasca si potranno vedere nello spazio espositivo “Mda – gli allogiamenti”, fino al prossimo settembre. Seguirà, dal prossimo ottobre ad aprile del 2026, la mostra del fotografo naturalista Stefano Untherthiner dedicata alle sue spedizioni nell’arcipelago delle Svalbard, svolte tra il 2018 e il 2024. Dai ghiacci alla fauna artica, in 60 scatti il fotografo restituisce un’ampia panoramica del territorio artico nelle diverse stagioni e l’enorme lavoro portato avanti anche in condizioni non sempre favorevoli. Primi piani, interviste e pannelli divulgativi integreranno il lavoro fotografico, mettendo in risalto il problema del cambiamento climatico.
Il clima ma anche le migrazioni e le guerre saranno al centro del “Reportage sui contrasti”, la mostra fotografica di France Press in arrivo nello spazio espositivo “I mortai” dell’Opera Mortai da febbraio al 30 agosto. La collaborazione tra la fortezza e l’agenzia di stampa internazionale, giunta alla seconda edizione, si focalizzerà quest’anno sui grandi contrasti dell’umanità. La nuova programmazione delle msotre temporanee si conclude con un omaggio al regista e scrittore Pier Paolo Pasolini, a 50 anni dalla sua morte che rimane un mistero irrisolto. Grazie a fotografie d’archivio, scattate dai più importanti fotoreporter dell’epoca, documenti, trascrizioni e testimonianze, la mostra, in programma dal prossimo settembre a febbraio del 2026, vuole proporre una cronaca visiva della sua vita e del giorno del delitto, avvenuto il 2 novembre del 1975 sulla spiaggia dell’Idroscalo di Ostia.
Il budget messo a disposizione per le mostre ammonta a 880.000 euro e il programma potrà essere completato con “altre proposte di minore impatto e costo derivanti da collegamento con le attività del territorio già avviate nei precedenti anni”, si legge nel Programma operativo. Tra queste, sul tavolo, ci sono un nuovo progetto fotografico in collaborazione con il Parco Nazionale Gran Paradiso e un’esposizione del fotografo Roberto Bettini in occasione del Giro d’Italia, che quest’anno torna in Valle con la Biella-Champoluc e la Verrès-Sestriere.