Area megalitica, partenza in salita: solo 500 accessi tra sabato e domenica
Circa 200 accessi sabato 25, 300 invece quelli di ieri, domenica 26 giugno. Questi primi dati forniti dal Soprintendente ai Beni Culturali Roberto Domaine riguardo i flussi d’ingresso all’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, finalmente aperta al pubblico venerdì scorso: “Siamo soddisfatti – spiega Domiane – dal momento che il museo era appena aperto, la vernice era ancora fresca e c’è stato il primo fine settimana estivo”.
Soddisfazione moderata invece per Gaetano De Gattis, Dirigente regionale al Patrimonio archeologico, che cerca però qualche ‘correttivo’ per risollevare un numero di accessi dai quali era forse lecito aspettarsi qualcosa di più: “È stato un afflusso sufficiente ma dobbiamo puntare su una comunicazione più mirata in futuro – ha spiegato – per riuscire ad aumentare il numero degli ingressi. Siamo assolutamente contenti dell’esito dell’apertura ma nel prossimo futuro ci aspettiamo molto di più, anche in virtù degli obiettivi che ci siamo posti e degli investimenti fatti negli anni”.
Tutti i visitatori, in maggioranza valdostani, sono rimasti comunque colpiti dall’Area Megalitica, finalmente restituita al pubblico lasciando, sempre secondo De Gattis, “una buonissima impressione dopo la visita, un buon riscontro generalizzato per un’esperienza che tutti hanno trovato emozionante”.
La speranza insomma è che dopo il ‘rodaggio’ i numeri comincino a salire e De Gattis è fiducioso, anche se ‘spinge’ sull’importanza di aumentare la visibilità del sito: “Dobbiamo contare che in questo periodo le scuole sono chiuse, e manca quindi una parte corposa degli accessi. Molto importante è stato anche il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (che ha definito l’Area Megalitica sito di “importanza straordinaria” e testimonianza di “ricchezza identitaria per la Regione e per tutto il Paese”, ndr). Il passaparola poi sarà fondamentale anche se è necessaria una maggiore comunicazione con l’esterno. La comunicazione del resto è una scienza, e andrà sfruttata al meglio”.